Anacapri. Sequestrato il lido «Nettuno» a picco sulla Grotta Azzurra

Questa mattina la Guardia di Finanza della Tenenza di Capri, intervenuta con il personale dell’Ufficio Circondariale Marittimo della Guardia Costiera di Capri, ha posto sotto sequestro il complesso balneare «Nettuno» ad Anacapri, in prossimità della Grotta Azzurra, in applicazione del decreto di sequestro preventivo, emesso dal Gip del Tribunale di Napoli su richiesta della locale Procura della Repubblica. L’area sottoposta a sequestro riguarda una struttura immobiliare della superficie di circa 4.000 mq che si sviluppa su terrazzamenti degradanti con fronte visivo di quasi 30 metri. Le indagini, coordinate dalla Sezione reati ambientali della Procura della Repubblica di Napoli, evidenziano che i lavori di ristrutturazione e riqualificazione del complesso immobiliare, iniziati nel 2014 e terminati nel marzo 2016, sarebbero stati eseguiti sulla base di permessi illegittimi, in violazione della normativa urbanistica e paesaggistico-ambientale. Il complesso immobiliare è stato trasformato da struttura balneare in un complesso residenziale di tipo alberghiero, grazie alla creazione di alcune stanze e di un appartamento. Nella zona in cui sorge l’immobile sono consentiti, inoltre, esclusivamente lavori di manutenzione ordinaria e straordinaria, di restauro e risanamento conservativo e di riqualificazione estetica degli immobili e delle aree pertinenziali; non è, invece, consentito l’incremento dei volumi esistenti e la creazione di iimmobili a destinazione alberghiera. All’atto del sequestro è stato concesso un termine di sette giorni per lo sgombero di persone e cose dalla struttura immobiliare. Contestualmente sono stati notificati 17 avvisi di garanzia. Tra gli indagati il proprietario del lido Nettuno, i direttori dei lavori nonché i dirigenti e i funzionari dell’Ufficio tecnico comunale di Anacapri, i componenti della Commissione locale per il paesaggio e della Commissione edilizia di Anacapri, funzionari e tecnici della Soprintendenza per i beni architettonici, paesaggistici, storici ed artistici di Napoli e Provincia. Il proprietario del lido Nettuno, Raffaele Perrella, dichiara: «Ci siamo sempre avvalsi della consulenza di professionisti dalla massima serietà e di importanti nomi a livello internazionale del mondo del design. Abbiamo sempre detto sia a voce, e anche per iscritto, di venire e controllare l’opera che stavamo realizzando. E i controlli si sono susseguiti ripetutamente in questi anni dal 2015, da parte di molti settori dello Stato. Spero che chi di doveri indaghi e definisca quanto prima la nostra posizione. Sono sereno perché non ho mai fatto pressione di nessun genere e ci siamo sempre attenuti ai pareri dei tecnici, sovrintendenza e quanti altri hanno esaminato il lavoro al Nettuno».

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