Agerola, omicidio Medaglia: il pizzaiolo Acampora esce dal carcere

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Nell’ottobre del 2016 gli agerolesi assistettero a un evento estremamente raro nel loro paese: un omicidio in piena regola, oltre che in pieno giorno.

Antonio Acampora, pizzaiolo di professione, notava Rino Medaglia, geometra al Comune di Agerola, per strada nella frazione di San Lazzaro e decideva di investirlo, ad alta velocità, con la sua auto. La vittima è deceduta in ospedale, dopo poche ore dall’impatto con l’auto.

Secondo gli inquirenti dietro quel gesto vendicativo c’erano motivazioni ‘amorose’: Rino Medaglia avrebbe avuto una relazione con l’ex moglie di Acampora.

Dopo diversi processi, arrivò la sentenza definitiva: il pizzaiolo fu condannato a 10 anni di carcere e a risarcire con 80.000 euro ognuna delle parti coinvolte (i membri della famiglia Medaglia). Acampora si era sempre processato innocente quando veniva interrogato dai giudici, nonostante le immagini delle telecamere di sicurezza mostrassero chiaramente che la sua Golf accelerò in maniera decisa per investire e uccidere il ‘rivale’.

Dopo pochi mesi dietro le sbarre, nella giornata di ieri è arrivata la decisione da molte parti inattesa: Acampora può uscire dal carcere. Decisivo è stato il lavoro del suo avvocato difensore, il penalista Francesco Attanasio, che già in primo appello era riuscito a far cadere l’accusa di premeditazione e quindi a fargli avere una pena ridotta. Acampora sconterà il resto della pena ai domiciliari e gli sarà consentito anche di trovare un lavoro, probabilmente come pizzaiolo. Questo, secondo i giudici, allo scopo di ‘reinserirlo nella società’. La ‘novità’, però, è che il tutto avverrà a moltissimi chilometri di distanza da casa sua: l’uomo sarà trasferito a Udine. Nel caso in cui trovasse un’occupazione, gli verrà consentito di uscire di casa solo per effettuare gli spostamenti necessari a recarsi sul posto di lavoro.

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