Stupro in albergo a Meta. Gli accusati si difendono “La signora era consenziente”

Meta. Gli accusati dello stupro della turista inglese nell’hotel Alimuri si difendono davanti al GIP di Torre Annunziata ( Napoli ) .  «I rapporti sessuali nell’hotel Alimuri? Nessuno stupro, la signora era consenziente», a scriverlo oggi su Il Mattino Ciriaco Viggiano.

Fabio De Virgilio, Antonino Miniero, Gennaro Davide Gargiulo, Raffaele Regio e Francesco Ciro D’Antonio, in carcere a Poggioreale da lunedi, hanno riferito  sulla notte tra il 6 e il 7 ottobre 2016, quando una 50enne inglese sarebbe stata prima narcotizzata con droga sciolta in un drink e poi stuprata. E tutti si sono mostrati concordi nel definire consensuali i rapporti sessuali che la donna dice di aver avuto nell’albergo.

“Difeso dal penalista Mario Rosario Romaniello, il barman De Virgilio, accusato di aver drogato la vittima per poi abusarne nei pressi della piscina insieme a Miniero, ha ricostruito minuziosamente l’amplesso che sarebbe durato «circa dieci minuti» – scrive Il Mattino – e si sarebbe svolto «senza alcuna violenza». Anzi, della violenza non ci sarebbe stato nemmeno bisogno. Gli indagati, infatti, hanno riferito che la vittima avrebbe mostrato interesse per Miniero, corteggiandolo per tutta la serata. Il 34enne barman, assistito dall’avvocato Francesco Tiriolo, si sarebbe limitato ad abbracciarla scherzosamente e non avrebbe mai avuto un rapporto sessuale con lei. Alle 23.30 il giovane avrebbe finito di lavorare per poi raggiungere la piazza principale di Meta e salire sul pullman per Portici: lo dimostrerebbero le immagini registrate dall’impianto comunale di videosorveglianza.

Almeno in una prima fase, dunque, la donna avrebbe fatto volontariamente sesso col solo De Virgilio. Quanto alla droga, nessuno degli ex dipendenti dell’hotel Alimuri, messi sotto inchiesta dalla Procura di Torre Annunziata, ha saputo indicarne la provenienza. Tanto più che nemmeno nelle intercettazioni effettuate dagli investigatori e nella chat alla quale hanno partecipato alcuni indagati si fa riferimento agli stupefacenti. Eppure gli esami condotti su capelli e urine della vittima hanno dimostrato l’assunzione della cosiddetta «droga da stupro» da parte sua, in un periodo che coincide con quello del soggiorno a Meta. «Ma quelle sostanze si trovano anche in comuni ansiolitici e antidepressivi», hanno ribattuto gli avvocati.

La difesa di De Virgilio ha presentato istanza di revoca o di attenuazione della custodia in carcere. Stesso discorso per l’avvocato di Miniero che ha chiesto gli arresti domiciliari per il proprio assistito. Lunedì anche i legali di Gargiulo, Regio e D’Antonio dovrebbero invocare provvedimenti dello stesso tipo. La decisione del gip dovrebbe arrivare entro mercoledì. Qualora il magistrato dovesse confermare il carcere, la parola passerà al Tribunale della libertà al quale alcuni indagati hanno già fatto ricorso.

Questo è quanto scrive Il Mattino di oggi. Intanto continua la bufera mediatica, con Rai, Mediaset e tabloid inglesi che parlano della vicenda. Anche Positanonews è stata attenzionata da Selvaggia Lucarelli per aver pubblicato un intervento di un familiare , ma non era una nostra difesa di nessuno, abbiamo solo pubblicato un intervento che è giunto in redazione, specificando anche che non era assolutamente un nostro articolo. Sempre la Lucarelli ha evidenziato che dalla pagina Facebook dell’hotel Alimuri sarebbe scomparso un commento di qualche donna che si lamentava per aver avuto avance o cose del genere.

Per quanto ci riguarda noi di Positanonews abbiamo riportato la vicenda inizialmente come da comunicato della polizia e da quanto risultava , non abbiamo mai minimamente pensato di difendere alcuno, abbiamo solo cercato di capire la verità, siamo anche andati di persona all’hotel Alimuri, dove giustamente ci hanno detto con molta cortesia che non potevano rilasciare dichiarazioni e che il personale del 2016 non lavora più li, abbiamo addirittura cercato di sapere di più sui singoli, insomma abbiamo fatto quello che è il dovere del giornalista, secondo noi, la ricerca della verità

Come da sempre nostro dovere è far luce e denunciare ogni violenza. E saremo presenti al flash mob contro la violenza sulle donne davanti alla Cattedrale a Sorrento il 27 sera alle 19, prima testata giornalistica ad averlo fatto pubblicamente. Flash mob alla quale abbiamo invitato Selvaggia Lucarelli e invitiamo tutti.

Intanto ora non abbiamo accesso ai fascicoli di indagine della Procura, come piccola testata, noi ci limitiamo al circondario della Penisola Sorrentina e Costiera amalfitana,   quindi riportiamo doverosamente quanto pubblicato dal principale quotidiano della Campania che evidenzia quale sia la tesi difensivistica dei cinque accusati.

Ribadendo che quello che è successo, così come resocontato dalle indagini della polizia, va condannato senza se e senza ma, cerchiamo di riportare le notizie per i nostri lettori con la maggior completezza possibile.

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