Sorrento dopo lo stupro a Meta, fa discutere l’articolo di Carlo Franco sul Corriere. Perbenismo, investimenti della camorra, il benessere come maschera. Il mostro della porta accanto

Sorrento dopo lo stupro a Meta, fa discutere l’articolo di Carlo Franco sul Corriere. Perbenismo, investimenti da Castellammare di stabia , Torre, Napoli e provincia  dalla camorra, il benessere come maschera. Sta diventando un ciclone mediatico che sta travolgendo tutto e tutti l’orrore  che è avvenuto in un albergo a Meta. Carlo Franco storica penna del giornalismo in Campania, originario di Massa Lubrense, grande conoscitore della Penisola Sorrentina , ci va giù duro. Tematiche già note ai media, come gli investimenti di imprenditori vicini alla camorra, sono stati oggetto già in passato di interventi di magistrati anti mafia, da qui al malaffare e alla vergogna per quello che è successo, come resocontato dai media di tutta Italia e del mondo, dopo un’indagine della polizia di Stato fatta con dovizia senza precedenti. Con tanti coinvolti e la signora inglese da sola era difficile riuscire ad incastrare i presunti “orchi”, la Polizia ha provveduto a fare indagini meticolose ricostruendo anche chat cancellate, quelle vanterie a quanto pare sono costate care a questi soggetti..

Secondo noi si sta debordando un pò, parliamo della stampa nazionale e quella inglese, che hanno allargato a Capri e Amalfi, la prossima volta arriviamo a metterci anche Ischia così tutto fa brodo.  Non bisogna scandalizzarsi però, ne fare questioni di lana caprina, questi ragazzi erano di qui, è difficile ammetterlo per noi, ma è così purtroppo. Assolutamente non estranea come territorio la Penisola Sorrentina, quindi assurdo fare questioni di campanilismo, uno è di Massa Lubrense un altro è di Vico Equense , entrambi hanno lavorato sul territorio non solo a Meta ma anche a Sorrento. Il nostro territorio non è malato , non più di tanto rispetto al resto d’ Italia, ma non è un paradiso totale, quello che è successo, come ricostruito, è da criminali. Anche il paradiso può essere abitato da diavoli diceva Benito Ferraro. Siamo consapevoli che quello che è successo è un orrore imperdonabile.

Altro punto è , come giustamente rileva Carlo Franco, il perbenismo denunciato dal prete. La moralità e l’umanità stanno diventando dei valori troppo calpestati, quello che è successo , la mancanza di pietà verso questa donna che li implorava di non continuare, non merita commenti. E questo è avvenuto da mostri della porta accanto, uno nel paese di Carlo Franco,  pare  nella zona di Sant’Agata e Monticchio, l’altro a Vico Equense a Bonea. Ragazzi normali, scanzonati, femminaioli sembra, bravi anche nel loro lavoro da barman, quasi degli eterni peter pan, addirittura mammoni, forse immaturi, ma mai a pensare che fossero dei violentatori seriali e organizzati.  Questo riportano tanti giornali che poi non fanno altro che il resoconto di quanto sarebbe emerso dalle indagini della polizia e quello che dicono i vicini, che preferiscono non parlare ovviamente.

Questa pietas che viene a mancare, l’insensibilità, la mancanza di uno scatto di umanità, che riduce esseri umani a qualcosa che è al di sotto delle bestie, che non arrivano a tanto, è imperdonabile, orribile. Dopo questo episodio siamo più sgomenti, più spaventati, più preoccupati per i nostri figli e le nostre figlie per i pericoli che corrono per i tanti mostri che possono incontrare anche dietro la porta di casa nostra. Ed è questo che è terrificante

 

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