Riceviamo e pubblichiamo. Ciò malgrado il Falso è diventato Vero foto

Più informazioni su

La Giustizia in uno stato costituzionale presuppone sempre valori quali l’imparzialità, l’indipendenza, la terzietà e l’equidistanza di chi è chiamato a dirimere le controversie e, a maggior ragione, delle Autorità preposte alle indagini, i quali si considerano sempre e soltanto al servizio della Legge. Purtroppo sempre più spesso nella prassi ci si trova di fronte a dei muri costruiti con parzialità ed interessi personali; è esattamente quanto accaduto al sottoscritto.
La storia dell’ingiustizia da me subita è ormai radicata nel tempo ed è stata aggravata dall’inerzia oltre che dalle lungaggini processuali, ma prima di ogni altra cosa dal diniego stesso perpetrato da chi aveva il dovere -in qualità di Polizia Giudiziaria inviati dalla Procura della Repubblica di Bari – di accertare il vero e compiere con diligenza ed imparzialità ogni attività di indagine.
Così all’inizio della vertenza tesa ad accertare la proprietà di fondi agricoli, in cui io stesso ho speso energie e denaro, mi sono trovato a fronteggiare le dichiarazioni mendaci di alcuni membri della Guardia Forestale di Spinazzola.
Potrebbe obiettarsi che in realtà la mia parola come cittadino non valga quanto quella di chi è preposto all’osservanza della legge, peccato che le suddette dichiarazioni risultassero mendaci al di là del ragionevole dubbio alla luce di un’evidenza fatta di documenti ufficiali e soprattutto di foto aeree fornite AGEA.
( dell’Agenzia di Stato, addetta alla conservazione dei dati agricoli )
Costoro in sede di accertamento negavano infatti la presenza di 1170 alberi da frutto sovvenzionate dalla Comunità Europea (Reg. CEE. 2078 / 92 ) ed ecco spuntare fuori – a riprova della falsità – le foto aeree e documenti(https://www.facebook.com/salvatore.raimondo.56/media_set?set=a.10213176200133923.1073741922.1062854454&type=3 ) ; così come a riprova della falsità di quanto asserito dalla controparte Civile, la mia proprietà su attrezzi (https://www.facebook.com/salvatore.raimondo.56/media_set?set=a.10213268122951936.1073741924.1062854454&type=3 ) e terreni era adeguatamente documentata sia dalle ricevute di erogazione delle risorse finanziarie che dalle polizze assicurative dei mezzi agricoli ( a mio nome).
Ciò malgrado il Falso è diventato Vero ad opera di codesti signori e, sulla base delle loro dichiarazioni mendaci, il Giudice Civile pare avere dato torto a me e ragione a chi per anni ha abusato del mio denaro e si è appropriato dei miei attrezzi, salvo poi invitarmi a distanza di dodici lunghi anni con lettera A.R. 15295635687-8 https://www.facebook.com/photo.php?fbid=10213170178383383&set=a.10213170173463260.1073741917.1062854454&type=3&theater (sicuramente in segno di scherno) a rimuovere quanto rimasto e farmi carico delle spese per la rottamazione.
Ovviamente il sottoscritto non poteva restare cieco e muto innanzi alla palese ingiustizia, perciò tempestivamente denunciava, avverso Sig.ri senza scrupolo , i quali con un disegno criminoso dopo aver operato clandestinamente , ai miei danni , negli anni che vanno dal 2005 ad oggi , hanno continuato comodamente ad utilizzare arbitrariamente detti mezzi e attrezzi per l’esercizio di attività agricola , NON POSSEDENDO ALTRO DI LORO PROPRIETA’.
Denunciava anche i suddetti Ufficiali inviati dalla Procura della Repubblica di Bari per Falso ideologico, portando avanti la vertenza Civile in separata sede; ne seguiva un provvedimento di archiviazione motivato in modo alquanto dubbio e ancora contrario all’evidenza. Si leggeva infatti nella motivazione che in realtà non si trattava di falso, bensì di una diversa valutazione dello stato dei luoghi; la presenza di 1170 alberi, quand’anche tagliati, sradicati, del resto, ben si presta a disparità di vedute: per alcune persone ci sono, per altre sono invisibili. L’offeso inoltre veniva colpevolizzato per non aver offerto valide ragioni a giustificare le dichiarazioni parziali rese dalla Guardia Forestale di Spinazzola ( Bari ) nelle vesti di Polizia Giudiziaria; quanto a questo, purtroppo devo ammettere di non avere la capacità di leggere nel pensiero e pertanto non sarei mai stato in grado di individuarne il motivo scatenante … Soldi, Sesso..? Chi può dirlo..!
Esiste una sola certezza, alla luce di quanto accaduto: quand’anche un poveraccio disponga di un’evidenza Probatoria sostenuta, Essa Nulla può contro le parole.
A quel punto esisteva una sola opzione razionale: Autodenunciarmi; se quanto da loro asserito era la Verità, allora mi ero reso colpevole di una lunga serie di Reati tra cui la Calunnia e l’indebita percezione di erogazioni, fatti gravi che non dovevano restare impuniti. La fortuna ha voluto che la mia Auto-Denuncia si volatilizzasse, come se non fosse mai esistita, eppure ancora una volta il sottoscritto potrebbe produrre una riproduzione della stessa vidimata e registrata.
Per non tirarla troppo per le lunghe ed essendomi comunque limitato ad un riassunto che manca di numerosi ulteriori particolari inimmaginabili, ho avuto e potrei continuare ad avere torto, tuttavia ad oggi vi sono circa 56 documenti ( rilasciati dalla A.G.E.A dell’Agenzia di Stato, addetta alla conservazione dei dati agricoli ) a riprova di come la Giustizia italiana abbia mal funzionato e continui ad essere parziale, diseguale ed INGIUSTA e di tutto questo nessuno si cura. Sono solo uno dei tanti cui la Giustizia è stata negata, ma non intendo Fermarmi e farmene una ragione; a questo punto esigo ed è mio diritto che la verità venga fuori.
La questione Oggetto è un reato contro la Fede Pubblica commesso da Pubblici Ufficiali.. ” Che CSM e ANM intervengano!

Più informazioni su

Commenti

Translate »