Pompei: migliaia di fedeli al Santuario per la recita della “Supplica” alla Madonna. Ecco cosa è successo

Nell’omelia della celebrazione, Tscherrig ha chiesto ai fedeli di accogliere l’invito continuo di Papa Francesco a pregare per l’amicizia e la fraternità tra i popoli e le nazioni. «Il Papa – ha detto – ci ha raccomandato di pregare per la Pace, indicando il santo Rosario, fondamento stesso di questo Santuario, come preghiera per implorare la concordia su tutta la terra».

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Ieri a Pompei quella che il fondatore del famoso Santuario mariano, il beato Bartolo Longo, definiva «l’Ora del mondo». Decine di migliaia di fedeli hanno raggiunto la città, occupando ogni spazio della Basilica ed anche il sagrato esterno, per partecipare alla celebrazione della messa e alla recita della tradizionale Supplica alla Beata Vergine del Santo Rosario, quest’anno presiedute dall’arcivescovo Emil Paul Tscherrig, nunzio apostolico in Italia e nella Repubblica di San Marino.

Supplica Madonna Pompei

Nell’omelia della celebrazione, Tscherrig ha chiesto ai fedeli di accogliere l’invito continuo di Papa Francesco a pregare per l’amicizia e la fraternità tra i popoli e le nazioni. «Il Papa – ha detto – ci ha raccomandato di pregare per la Pace, indicando il santo Rosario, fondamento stesso di questo Santuario, come preghiera per implorare la concordia su tutta la terra».

Nella prospettiva di cambiare il mondo, i cristiani non sono soli, ma hanno dalla loro parte la forza che viene dallo Spirito Santo: «Senza di lui non possiamo fare nulla!», ha esclamato il nunzio. «In comunione con lo Spirito di Dio spariranno tra noi l’odio e le contese, la divisione e il disprezzo dell’altro, la diffamazione e le parole che feriscono, i sentimenti che uccidono».

L’arcivescovo ha quindi parlato di pace che, ha sottolineato, si costruisce a partire dalla propria quotidianità e dalle proprie relazioni con gli altri ma anche pensando agli altri, pregando per gli altri, agendo per gli altri. «Papa Francesco – ha detto – nell’esortazione apostolica Evangelii gaudium, ci invita ad essere evangelizzatori con Spirito, cioè evangelizzatori che pregano e lavorano». E «per essere intercessori efficaci in favore degli altri, dobbiamo metterci all’ascolto della Parola di Dio e praticarla nella vita di ogni giorno».

«Vi sono esempi bellissimi in questa città della fede e della carità concreta», ha osservato il nunzio, che ieri sera ha visitato «con grande soddisfazione e gioia» alcune delle opere di carità nate «all’ombra del Santuario» e alcune famiglie che non si sono chiuse in un amore egoistico, ma che, aperte alla vita, hanno saputo accogliere nuovi figli, fidandosi ogni giorno della Provvidenza di Dio». Tscherrig ha visitato anche il Centro educativo di Pompei, apprezzando «l’entusiasmo e l’impegno degli alunni e degli educatori che ogni giorno costruiscono prospettive di vita nuova, lì dove talvolta l’umanità con la sua debolezza lascia delle macerie».

A tutti il diplomatico ha espresso «la gratitudine» del Papa «per quanto generosamente ogni giorno e con non pochi sacrifici fanno per la realizzazione del regno di Dio». «È così – ha concluso – che si diventa testimoni gioiosi del Vangelo della vita e della Risurrezione».

La funzione è stata concelebrata dai vescovi Pietro Lagnese, di Ischia, Giacomo Cirulli, di Teano-Calvi, e naturalmente dall’arcivescovo di Pompei, monsignor Tommaso Caputo, il quale, nel suo indirizzo di saluto ha assicurato le preghiere quotidiane di tutti i devoti della Madonna di Pompei per il Papa e «per la pace, soprattutto nelle nazioni più martoriate da guerre, lotte fratricide, povertà, sfruttamento».

Caputo ha ricordato anche le numerose opere di carità realizzate nella diocesi: in esse, ha detto, «sono accolti gli ultimi e gli emarginati: ragazzi e ragazze provenienti da contesti sociali difficili, mamme e donne sottratte a situazioni di sfruttamento o violenza, figli e figlie di detenuti, anziani, poveri, ex tossicodipendenti, ragazze madri, diversamente abili, migranti».

La celebrazione della Supplica è stata trasmessa quest’anno anche in streaming sulla pagina Facebook del Santuario, permettendo così a decine di migliaia di persone impossibilitate dalla lontananza o dalle condizioni di salute di essere virtualmente presenti nella Basilica e seguire la preghiera.

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