NOCERA INFERIORE. Rinvio a giudizio anche l’ex consigliere comunale Nicola Maisto

NOCERA INFERIORE. Tra gli elementi che hanno spinto il gup Giovanna Pacifico a rinviare a giudizio anche l’ex consigliere comunale Nicola Maisto, coinvolto nell’inchiesta «Un’altra storia» che racconta di intrecci tra la camorra e la politica, oltre che di un vasto fenomeno di corruzione elettorale, c’è anche una fotografia. L’hanno depositata i carabinieri del Ros agli ordini del colonnello Giancarlo Santagata. Lo scatto, estrapolato dal telefono cellulare di uno degli indagati, ritrae una scheda elettorale all’interno di una cabina, con la preferenza «Maisto», candidato nella lista Uniti per Torquato. Per l’Antimafia è un riscontro «di assoluto rilievo investigativo» su quanto già ipotizzato: e cioè che un gruppo di persone – reclutate e indirizzate da Luigi Sarno – si sia fatto corrompere per indirizzare il proprio voto durante le scorse elezioni di giugno. Il telefonino in questione, un Iphone, appartiene a Marika Cancro, giovane 20enne indagata per corruzione elettorale insieme a Soraya ed Emanuela Cancro, Maria Grazia Romano, Olga Clara Attanasio e Angela Consalvo. Sei persone che non andranno a processo, ma si alterneranno tra patteggiamenti e richieste di messe alla prova. Eppure, per la Dda quello scatto rafforza anche un’altra ipotesi, già paventata in fase d’indagine. Che a beneficiare di voti «comprati» non sarebbe stato solo Nicola Maisto, dimessosi dopo il blitz di agosto, ma anche altri candidati. Lo si intuisce dai messaggi estrapolati dai Ros dai telefonini di due indagati, Marika Cancro e Francesco Gambardella, altro ragazzo finito a giudizio insieme a Luigi Sarno. La ragazza chiede a Gambardella cosa succede se si promette un voto e poi non lo si dà: «Metti che uno gli dice di sì, però poi non glielo dà. E invece che dieci se ne ritrova 9. Come fate a capire». Risponde lui: «E infatti si dovrebbe fare la foto, stai tranquilla». Risponde serafica la ragazza: «Che imbroglioni». Gambardella, in seguito, nel chiedere la data di nascita alla ragazza commette un errore che suggerisce, tuttavia, un’ulteriore conferma al quadro probatorio. «Ma non sei nata qua? Ah, ho visto una foto per un’altra». «Fa intendere – appuntano gli investigatori – chiaramente la consultazione di più fotografie verosimilmente relative a più tessere elettorali». Dopo il voto, poi, ci sono i soldi: «Amò fai foto i soldi tuoi ce li ho io – dirà Gambardella a Maryka Cancro – dici a Soraya che si fa dare 50 euro, già ho parlato con quello. Deve dare 50 a lei e a tua madre». Il processo per i 14 imputati partirà a settembre. Una parte delle indagini sulle scorse elezioni, invece, non è ancora chiusa.

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