Meta, stupro a turista inglese: gli indagati chiedono la libertà. I legali puntano sull’uso della droga
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Gli indagati per le violenze ad una turista inglese a Meta chiedono la scarcerazione. Secondo la difesa dei cinque ragazzi, attualmente detenuti nel carcere di Poggioreale, non è stata commessa alcuna violenza nell’Hotel Alimuri, albergo in cui era ospite la turista in compagnia della figlia nel 2016, epoca in cui secondo le indagini sono avvenuti i fatti: alla donna non sono state somministrate droghe la sera prima della partenza dell’ospite, secondo gli ex cinque dipendenti dell’Alimuri.
I legali stanno tuttavia battagliando sulla tipologia di sostanze emerse dalle analisi, sostenendo che sono simili a quelle antidepressive, tentando di impostare una battaglia con un ricorso al Tribunale della Libertà di Napoli, che potrebbe pronunciarsi all’inizio della prossima settimana. Ulteriori questioni che potrebbero essere impugnate riguardano anche la datazione indicata dalla perizia sulle sostanze: il giudice per le indagini preliminari parla di positività oltre tre mesi di tempo nell’assunzione delle sostanze. Troppo tempo, secondo la difesa degli indagati.