Le Associazioni contro le illegalità del territorio sorrentino si confrontano con la Corte dei Conti.

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Un incontro molto proficuo, durante il quale una serie di anomale situazioni ,già segnalate in passato e che  vedono da anni danneggiata la cittadinanza sorrentina, sono state sottoposte  all’attenzione dei Magistrati contabili. Ancora una volta le Associazioni contro le illegalità si rivelano essere l’unico punto di riferimento di una cittadinanza, i cui danni ed esigenze,  continuano  ad essere ignorate  dalle Autorità locali, dall’Amministrazione comunale e da una Opposizione sempre più inesistente.

Napoli –  Già programmato da tempo, l’appuntamento  che ha visto l’altra mattina, a confronto i rappresentanti delle Associazioni contro le illegalità, presenti sul territorio sorrentino ed i Giudici della Corte dei Conti di Napoli. Varie le situazioni analizzate che vedono l’ operato del Comune di Sorrento sotto i riflettori dei Magistrati contabili di via Fuorigrotta ,anche a seguito delle innumerevoli segnalazioni  da parte del Movimento civico“Conta anche Tu“, il Circolo “Giovanni Antonetti” (Sezione territoriale Associazione Caponnetto), I Cittadini contro le mafie e la corruzione.

Sul tavolo la complicata vicenda relativa  al “coefficiente moltiplicatore” applicato per la determinazione del canone per l’occupazione di suolo pubblico da parte degli esercenti comunali; le strutture comunali al Porto di Marina Piccola che dal 2007 risultano essere occupate abusivamente come biglietterie dal alcune compagnie di navigazione ( accumulando, in tal modo, un danno erariale per decine di migliaia di euro per le casse comunali, dovuto ai canoni ed alle utenze non pagati). Aumentata spesa per la fornitura di energia elettrica a carico del Comune dopo la paradossale nomina dell’energy manager. Contributi concessi all’Associazione Studi Storici Sorrentini. Rimborso spese per il vitto dei Revisori dei Conti che hanno operato durante gli ultimi anni al  Comune di Sorrento. Nomina a dirigente a tempo determinato, dell’Ing. Donadio senza selezione pubblica come sostenuto anche dal Ministero della Funzione Pubblica. Infine la spinosa situazione delle aree sovrastanti cinque parcheggi interrati, che secondo quanto stabilito dalla Legge regionale 19/2001 nel permesso a costruire devono essere adibiti a fruizione pubblica. Una condizione niente affatto rispettata  dai costruttori, sia nei termini stabiliti che successivamente e mai rilevata dagli uffici comunali.

Una serie di anomale situazioni che, a causa di una discutibile inerzia dell’amministrazione comunale, vedono la cittadinanza sorrentina sempre più danneggiata e per le quali è stata assicurata la massima attenzione da parte della Magistratura contabile. Oltre ad elogiare il lavoro e la costante presenza sul territorio da parte della Guardia di Finanza, soddisfazione a termine dell’incontro e l’appuntamento per futuri confronti. – 11 maggio 2018 – salvatorecaccaviello

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