Ischia ambulanza bloccata da un palo di ferro, muore turista. La chiave la teneva Rocco Barocco

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Ischia ambulanza bloccata da un palo di ferro, muore turista. La chiave la teneva Rocco Barocco che è stato intervistato da Il Mattino “Perchè cercare polemiche? Stavo effettuando regolari lavori a mare per questo ho la chiave.. la donna è stata soccorsa subito e non si poteva salvare, il palo serve..”, ha detto in buona sostanza. Insomma è una vicenda sconcertante e sicuramente solo le indagini potranno appurare la verità del servizio in apertura del principale quotidiano della Campania Il Mattino di Napoli  Sant’Angelo è un’oasi di pace anche durante il ponte del primo maggio. La donna ha cenato con il marito, vengono dalla Germania, hanno scelto l’hotel Miramare, quello che piace tanto alla Merkel. Lei ha 77 anni. All’improvviso sta male, non riesce a respirare, si accascia. Il marito chiede aiuto, dall’albergo scatta la richiesta di soccorso, l’ambulanza raggiunge il borgo ma è costretta a fermarsi davanti al paletto di ferro chiuso da un lucchetto che impedisce l’accesso alla ztl. Non si trovano le chiavi di quel lucchetto, c’è tensione, la donna non dà più segni di vita. Un piccolo mezzo elettrico raggiunge l’ambulanza, carica il medico che riesce a raggiungere l’hotel. Si tentano operazioni disperate di soccorso, poi si può solo constatare il decesso della donna.
Nel frattempo il comandante della polizia municipale di Serrara Fontana, il Comune al quale fa capo Sant’Angelo, cerca di risolvere la questione. La chiave per sbloccare qual maledetto palo dovrebbero averla tutti i mezzi di soccorso, ce l’ha anche chi ne fa richiesta. L’ultimo a chiederne una copia è stato lo stilista Rocco Barocco che sta eseguendo lavori per il suo albergo. La chiamata è angosciante, la riceve un collaboratore dello stilista: «Bisogna aprire con urgenza quel lucchetto». Corsa a perdifiato, il paletto viene rimosso grazie alla chiave in possesso di Rocco Barocco, l’ambulanza riesce finalmente a passare ma è trascorsa più di mezz’ora. La donna è morta.
Il marito della turista non presenta denuncia, nemmeno i gestori dell’hotel. La notizia viene rilanciata on line: solo così i carabinieri della locale compagnia, agli ordini del capitano Centrella, ne vengono a conoscenza e avviano le indagini. Per adesso l’ipotesi sulla quale si lavora è quella di omicidio colposo a carico di ignoti. Bisognerà fare chiarezza su molti dettagli oscuri di questa vicenda: quel paletto che vieta il passaggio rispetta tutte le norme in materia di sicurezza? Se è vero che una copia della chiave, come spiegano dal Comune di Serrara Fontana, è in possesso di tutti i mezzi di soccorso, come mai quell’ambulanza è rimasta bloccata?
Nel frattempo è stato disposto il sequestro della salma che verrà sottoposta ad autopsia per chiarire le cause del decesso (attualmente si pensa a un infarto) e chiarire se una maggiore tempestività nei soccorsi avrebbe potuto evitare il decesso. Da parte sua il sindaco di Serrara Fontana, Rosario Caruso, chiarisce che non c’è stato alcun ritardo nei soccorsi e anche l’Asl Napoli 2 Nord ha diffuso un comunicato nel quale spiega che, sulla base dei sintomi dichiarati, l’emergenza è stata catalogata come codice giallo e due mezzi di soccorso sono stati allertati; quando il personale ha raggiunto, a piedi, l’hotel dove risiedeva la turista, ha tentato senza esito manovre di rianimazione.
A Sant’Angelo la vicenda dei soccorsi bloccati è sulla bocca di tutti. Ieri mattina, dopo la diffusione della notizia, sono arrivati addetti del Comune che hanno rimosso il lucchetto che teneva bloccato quel paletto. Adesso basta sollevarlo per passare liberamente. Anche la decisione di rimuovere quel lucchetto è fonte di polemica: se era necessario tenerlo chiuso la sera della tragedia, perché adesso non viene più ritenuto utile, tanto da eliminarlo completamente? Per ricostruire correttamente la vicenda, i carabinieri nelle prossime ore interrogheranno tutte le persone coinvolte, a cominciare dal marito della turista deceduta. Anche il personale dell’albergo e quello del 118 saranno ascoltati per capire come sono effettivamente andate le cose. Subito sono state acquisite le immagini delle telecamere di sorveglianza che inquadrano l’accesso a Sant’Angelo e che sono custodite dalla polizia municipale di Serrara Fontana. Secondo le prime indiscrezioni da quelle immagini si vedrebbe un operatore di soccorso scendere dall’ambulanza con un mazzo di chiavi tra le mani, in cerca di quella giusta che, però, non riesce a trovare.
Tra operatori e residenti si registrano grandi sussulti polemici. Quel palo di ferro che impedisce l’accesso all’area pedonale del borgo è, da sempre, motivo di tensione e di rabbia. Giuseppe Arturo è severo: «Io non vivo più a Sant’Angelo, ma i miei genitori anziani sono rimasti qui. Io pretendo che abbiano la possibilità di ottenere soccorso se ne avranno bisogno. E’ assurdo pensare che l’accesso sia riservato solo a chi possiede una chiave per rimuovere quel lucchetto. E poi quali sono le modalità per ottenere quella chiave?». Anche questo chiariranno i carabinieri e lo comunicheranno alla Procura per l’apertura di un’indagine che si annuncia complessa e delicata. Omicidio colposo per un lucchetto che non s’apre: la sola ipotesi investigativa fa venire i brividi, scrive il Mattino. A mettere acqua sul fuoco Il Dispari che sente la presidente della Croce Rossa Rosa Iacono “La piccola difficoltà avutasi per l’apertura del lucchetto – ha detto Rosa Iacono, presidente della Croce Rosa – del paletto di accesso a Sant’Angelo non ha inciso minimamente sull’esito, purtroppo funesto, dell’evento. Mentre si svolgeva questa operazione da parte del personale dell’autoambulanza tipo Porter, in supporto dell’autoambulanza di tipo A, sopraggiungeva sul posto l’autoambulanza con medico e quindi, subito, si procedeva in maniera tempestiva con un carrello elettrico a raggiungere il paziente”. Ma i commenti sono tutti negativi e confermano che è stato Rocco Barocco a portare le chiavi e che l’ambulanza non aveva le suddette chiavi . Insomma una vicenda poco chiara che solo un medico legale e le indagini della procura potranno accertare.

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