Salerno. Turnover negozi, 82 aperture contro la crisi. Crescono nuove attività in tutta la città

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La crisi c’è e si vede. Ma Salerno vive di riflesso il difficile stato di salute nazionale delle attività commerciali. Si potrebbe riassumere così l’andamento delle chiusure registrato nell’ultimo periodo per i negozi di vicinato e le antiche botteghe che un tempo arricchivano il centro storico cittadino. Una delle strade simbolo del grigiore del commercio è via Da Procida, a pochi passi da Largo Campo, dove si registrano almeno cinque chiusure nell’ultimo anno e mezzo: tre serrande abbassate per sempre appartenevano a locali di intrattenimento. «Ma la movida e il commercio a Salerno non sono in crisi profonda, i segnali di ripresa ci sono e vi spiego perché». A dirlo è l’assessore al commercio di Salerno, Dario Loffredo, che interviene sulla questione delle troppe chiusure di negozi nel centro storico cittadino, dove un tempo batteva il cuore pulsante del commercio del capoluogo. «La crisi c’è – ammette Loffredo – è un riflesso della situazione nazionale. Ma stiamo mettendo in campo iniziative che potranno far risorgere le attività». Oltre agli eventi, il Comune pensa anche a rifare il look della passeggiata del centro. Entro l’autunno il Corso Vittorio Emanuele sarà interessato da un intervento di pavimentazione con sostituzione completa dei sampietrini. L’annuncio è proprio dell’assessore Loffredo che parla di “restyling per rendere ancora più attraente il centro e quindi il Corso. A via Roma saranno installati dei dehors di qualità, ma non ci fermiamo solo all’estetica». Si parte dai dati freschi del settore attività produttive. Nell’ultimo anno passato in esame, cioè il 2017, a Salerno (tra centro cittadino e zona orientale) hanno aperto 82 nuove attività commerciali. Un segnale confortante – secondo Loffredo – perché testimonia la presenza di un ricambio delle attività commerciali che interessa sia il centro cittadino che la zona est. Nessun quartiere del capoluogo è risparmiato da questo ricambio di generazione commerciale, anche la zona Irno è viva: proprio in questo punto di città si registra la crisi di via Guercio, dove si rileva una serranda abbassata ogni 20 metri. «Ci rendiamo conto che il Comune può fare sempre di più – spiega Loffredo – ma ce la stiamo mettendo tutta. A cominciare dagli eventi, in pochi giorni abbiamo avuto eventi come Salerno in flora, gli eventi del Giardino della Minerva, avremo la Fiera del Crocifisso. Insomma, la nostra città ha il suo appeal». Agli eventi di richiamo turistico, su cui il Comune punta per attrarre visitatori e clienti, si aggiunge la stagione crocieristica. «Avremo un incremento di attracchi del 10 per cento – annuncia Loffredo – un segnale di miglioramento deciso rispetto all’anno scorso che può fare benissimo alla salute delle attività del centro». Sono quindi 82 le nuove attività commerciali nate a Salerno nel 2017, di queste ben 62 attività appartengono al settore dell’intrattenimento come bar, winebar, pub e ristoranti o pizzerie. «Ecco perché sosteniamo che Salerno non è commercialmente morta, anzi, la nostra città è vivissima, attraversa solo una fase congiunturale nazionale», dice Loffredo. Ma non solo numeri: Loffredo lancia un appello al mondo del commercio. «Serve unione e collaborazione – dice – remiamo nella stessa direzione». E aggiunge: «Il Comune deve fare di più e lo farà, ma lo stesso facciano i negozianti. Pensino ad esempio a sistemi di vendita alternativi, a rendere le vetrine più appetibili, a potenziare la pubblicità sui social network. Tutti dobbiamo fare di più». Solo in questo modo – sostiene Loffredo – si può contrastare la diffusione del fenomeno dell’e-commerce, cioè del commercio on line. «Non possiamo solo lamentarci – dice Loffredo – i negozianti facciano rete. Spesso su Facebook vedo tanti leoni da tastiera che si lamentano a postano foto di strade commerciali vuote. Questo non fa bene a Salerno». Sul capitolo movida ci sono novità. In tre anni il numero dei Bed and breakfast è passato da 150 a 550, a conferma della appetibilità della città. Ma resta un problema serio, la carenza dei parcheggi che attanaglia il commercio soprattutto del centro. «È vero, la mancanza di parcheggi ci ha dato problemi – ammette Loffredo – ma Salerno ritornerà il centro della movida provinciale». Fra 18 mesi saranno aperti i parcheggi interrati di Piazza della Libertà (750 posti), mentre nei giorni scorsi sono stati aperti 66 posti all’Irno center e si affrettano i tempi per i parcheggi di piazza Cavour (300 posti). «Avremo in un anno e mezzo altri 1.500 posti – chiude Loffredo – e daremo una mano ai commercianti e ai clienti». (Gianluca Sollazzo – Il Mattino)

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