Pompei. Gay Pride, rimosso e distrutto dai vigili il murales sul Papa realizzato nella notte in piazza Santuario: imbarazzo al Comune

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Pompei. Blitz notturno di Salvatore Benintende, in arte Tvboy, nella città del Santuario che ospiterà a fine giugno una sfilata del Gay Pride. Lo street artist del Neo-Pop, autore del celebre murales romano del bacio tra Salvini e Di Maio, ha realizzato un’opera contro l’omofobia sul cancello della casa comunale, proprio nella piazza in cui campeggia la Basilica della Madonna del Rosario: un poster che raffigura papa Francesco, a grandezza naturale e con il suo volto sorridente, mentre stringe un cartello con un cuore arcobaleno, simbolo dei diritti Lgbtqi, e la scritta «Love wins. Stop homophobia». Così il pontefice diventa «testimonial» inconsapevole del Gay pride di Pompei. Ma solo per una notte: a metà mattinata i vigili urbani hanno rimosso la creazione di Tvboy ritenendola «abusiva». La cancellazione del messaggio contro l’omofobia ha provocato un’ondata di polemiche e ha mandato su tutte le furie l’amministrazione comunale. Alcuni consiglieri di maggioranza hanno fatto irruzione nel comando dei caschi bianchi per chiedere spiegazioni. Alla risposta dei vigili – «l’abbiamo tolto perché abusivo» – gli esponenti politici locali hanno gridato la loro disapprovazione: «Gli artisti sono liberi di esprimere la propria arte e non hanno bisogno di autorizzazioni». Silenzio assoluto invece dal Santuario, secondo una linea scelta fin dal primo momento in cui è stata resa nota la decisione del Comune di ospitare la manifestazione dell’Arcigay. Per Tvboy si tratta di una questione di tabù e sul suo profilo Facebook scrive: «Censurata e rimossa in tempi record anche la nostra opera del collettivo tvboy official del Papa manifestante a favore dei diritti gay. In Italia questo è un tema tabù e non se ne può parlare». «È singolare che si cancelli qualcosa che aveva ricevuto un’accoglienza favorevole sulla pagina Instagram e sul profilo Facebook del Comune – interviene Antonello Sannino, presidente Arcigay Napoli, che ha fatto da spettatore notturno alla realizzazione dell’opera – l’artista è stato attento a scegliere un luogo in cui non vi fosse divieto di affissione e alla fine ha deciso di realizzare il suo poster sul pannello di un cancello del Municipio. Non vorrei – aggiunge Sannino – che l’idea di rimuovere l’immagine di papa Francesco, raffigurato come se attendesse la parata del Pride per unirsi al popolo arcobaleno, fosse scaturita dall’eccessivo zelo di qualche funzionario della polizia municipale. Quella di Tvboy è un’opera contro l’omofobia. Sono convinto che il Papa dica no all’omofobia». Nel pomeriggio il sindaco Pietro Amitrano, che domani ha in programma di dare il patrocinio ufficiale del Comune al Gay Pride del 30 giugno, sceglie Instagram per rivolgersi all’artista e allo stesso tempo stemperare le polemiche: «Ripristiniamo l’opera – scrive – ma la polizia municipale ha fatto solo il proprio dovere. Abbiamo postato l’opera su tutti i nostri social e basterebbe questo per dimostrare quanto ci è piaciuta. Non è negabile, però, che la polizia municipale abbia fatto solo il proprio dovere. Se è possibile parlerò con la mia amministrazione e proteggeremo l’opera, magari spostandola all’interno del museo comunale dopo il Pride». (Susy Malafronte – Il Mattino)

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