Napoli. Auchan, chiusura improvvisa. Sotto choc i 138 dipendenti. L’annuncio mentre erano al lavoro: «Liberate il supermercato»

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Napoli. La comunicazione è arrivata all’improvviso, mentre erano al lavoro. Senza nessuna anticipazione e come un fulmine a ciel sereno proprio dopo Pasqua: il supermercato viene ceduto, c’è da liberare i locali. Solo questo, nessun altro dettaglio: non è ancora stato definito l’acquirente, né le condizioni per il passaggio alla nuova azienda. Sono in attesa di risposte i 138 dipendenti dell’Auchan di via Argine che da ieri mattina, subito dopo l’annuncio della vendita imminente, hanno proclamato assemblea permanente e sono rimasti nel supermercato chiedendo un confronto con la dirigenza. La decisione di interrompere l’attività commerciale, fa sapere Auchan Retail Italia, è stata presa in conseguenza alla situazione economica dei punti vendita e riguarda quello di via Argine e quello di via La Rena a Catania e diventerà effettiva già in questo mese. Per il supermercato napoletano, spiega l’azienda, esiste «un accordo preliminare per affittare il ramo d’azienda alimentare ad un noto imprenditore locale. Questa operazione potrà garantire continuità occupazionale per una parte dell’attuale organico che sarà rilevata dal nuovo operatore». Auchan fa sapere inoltre che, dopo anni in perdita ed infruttuosi tentativi di rilancio, non è stato possibile tenere aperti i due punti vendita e che saranno avviate iniziative e tavoli di confronto coi sindacati. «La nostra forte convinzione è di voler consolidare la nostra presenza in Italia. Attualmente è in corso un processo di trasformazione fisica e digitale della nostra rete, con la convergenza sull’insegna unica e sviluppando la nostra strategia di marca», dice Américo Ribeiro Direttore Generale Auchan Retail Italia. La situazione, però, preoccupa e non poco i dipendenti, che in questa cessione del ramo d’azienda temono di ritrovarsi senza lavoro o costretti ad accettare nuovi contratti svantaggiosi. «Non è stato comunicato nulla di preciso né ai dipendenti né ai sindacati – dice Rino Strazzullo, segretario regionale Uiltucs, che ieri era in presidio coi lavoratori – non sappiamo se è stata avviata la procedura per le assunzioni nella nuova ditta che subentrerà. E’ circolato il nome di Sole365, ma si tratta solo di voci di corridoio che per il momento non trovano conferma. Con Auchan in passato abbiamo trattato ammortizzatori sociali e progetti per il rilancio, non ci aspettavamo una decisione simile. Di certo noi non faremo un passo indietro: in questi casi c’è una procedura definita dalla legge che regola anche il passaggio del personale e ci muoveremo per raggiungere un accordo che prenda in considerazione tutti i 138 dipendenti. Magari prevedendo qualche assunzione nuova, ma non dei licenziamenti. E, soprattutto, non accetteremo dei contratti che vadano a incidere sul salario, sui diritti o sul monte ore dei lavoratori. Ci aspettiamo che la Regione Campania intervenga per garantire i livelli occupazionali». Ieri mattina i lavoratori in assemblea hanno incontrato l’assessore regionale al Lavoro Sonia Palmeri che, insieme al collega con delega alle Attività Produttive Amedeo Lepore, ha chiesto l’apertura di un tavolo presso l’unità di crisi nazionale «per scongiurare un grave colpo al tessuto occupazionale campano. Il gruppo Auchan – si legge in una nota della Giunta Regionale – rappresenta una multinazionale diffusa in vari Paesi del mondo, con migliaia di dipendenti, e ha programmato a suo tempo anche la sua presenza in Campania. Per questa ragione gli assessori regionali sono convinti che l’azienda saprà affrontare responsabilmente la situazione, rendendosi disponibile al confronto preventivo con i sindacati e i lavoratori, sospendendo ogni decisione pregiudizievole per i livelli occupazionali in Campania. Al tempo stesso, gli assessori sollecitano la definizione di una data ravvicinata per la convocazione di un tavolo nazionale con azienda e rappresentanze sindacali». (Nico Falco – Il Mattino)

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