Castellammare Le manovre in vista del voto

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Castellammare. A un mese dalla scadenza per la presentazione delle liste, il centrodestra avvia le consultazioni con i partiti della coalizione che a livello nazionale hanno contribuito al raggiungimento del 37% delle preferenze. «Stesso percorso anche per i comuni al voto» si erano affrettati a precisare i coordinatori regionali pochi giorni fa. Così ieri sera Antonio Pentangelo, neo parlamentare e coordinatore cittadino di Forza Italia, ha convocato i rappresentanti di Lega-Noi con Salvini, Fratelli d’Italia, Noi con l’Italia-Udc, Orgoglio Campano, Cantiere Popolare e Repubblicani. L’obiettivo è definire una strategia comune e capire quali e quante liste il centrodestra da solo e senza civiche riuscirà a presentare. Sono già pronti da tempo Giovanni Tito e Michele Aprea, rispettivamente coordinatori cittadini di «Noi Con Salvini» e «Fratelli d’Italia», che con un documento aperto alle altre forze di centrodestra avevano posto sul tavolo questioni primarie per Castellammare: vivibilità, sicurezza, figure di esperienza per guidare una macchina comunale disastrata. Nello stesso tempo le due forze delle coalizione, in attesa di conoscere il nome che farà Forza Italia, avevano strizzato l’occhio a una possibile alleanza con Gaetano Cimmino, candidato a sindaco per il centrodestra nel 2016. «L’esperienza del governo Pannullo si è conclusa troppo in fretta commenta Cimmino per questo ritengo che bisogna partire da quanto è stato fatto dal nostro gruppo all’opposizione, continuando con un progetto che ha portato il centrodestra al ballottaggio nel 2016 e che oggi è potenziato da nuovi ingressi e contributi». Insomma Cimmino è pronto a ricandidarsi, con una coalizione di civiche e partiti: «Forza Italia sarà un valore aggiunto alla coalizione ma non vincolante, non escludiamo nessun percorso per ora commenta Cimmino che sia però un programma che riesca a scuotere la coscienza pubblica, capace di aggregare». Cimmino per ora non è stato convocato al tavolo, congelata la sua posizione così come quella di un altro ex del centrodestra Massimo De Angelis, candidato per Forza Italia al parlamento nel 95 e poi passato con Fratelli d’Italia. Oggi De Angelis sta lavorando alla sua lista «Uniti per Stabia» e aspetta la possibile investitura di Pentangelo. «Con De Angelis c’è piena sintonia conclude Cimmino assieme possiamo coesistere nella stessa coalizione. Il candidato a sindaco? Credo debba essere una figura esperta della politica cittadina». Sul fronte centrosinistra invece, in attesa di passi ufficiali del Pd che sabato prossimo presenterà il programma elettorale alla città, si ipotizzano alleanze esterne al Partito democratico. È pronto per scendere in campo il cartello di civiche d’ispirazione di centro sinistra capeggiato da due ex del Pd: Nicola Cuomo e Andrea Di Martino. Il primo è stato segretario del Pd e poi sindaco sfiduciato nel 2015, mentre il secondo ha avuto incarichi da vicesindaco nell’ultimo governo Pd, anch’esso sfiduciato, ed ora è dimissionario dalla segreteria del Pd per visioni opposte al segretario Nicola Corrado. Cuomo e Di Martino sarebbero pronti a unire le forze e simboli: «Bene Comune» è la lista di riferimento dell’ex sindaco e del primario Maria Rita Auricchio, mentre attorno al nome di Di Martino gravitano Area Civica, e le liste di due ex consiglieri comunali di centrosinistra. Sono invece già scesi in campo l’ex assessore alle politiche sociali Carla di Maio e l’ex consigliere Antonio Alfano. Il loro movimento «Stabia al Centro» punta ad allearsi con le civiche e guarda con attenzione a quello che accadrà nel centrodestra.

Fiorangela d’Amora

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