Vico Equense. “Il cibo…per amare” La psicologia e le emozioni entrano in classe con Stefano Pieri foto

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Vico Equense. Stefano Pieri, Psicologo. Volto noto di trasmissioni televisive come Mattino in famiglia e Buona Domenica. Autore di progetti di “psicologia da strada” per aiutare i bambini e ragazzi nella loro prima educazione non solo sessuale, ma anche sentimentale, venerdì 13 aprile 2018, sarà a Vico Equense per partecipare alla conferenza stampa di presentazione del progetto “Il cibo…per amare”.

L’iniziativa, realizzata dall’Istituto Alberghiero “Francesco de Gennaro”, ha ricevuto il patrocinio della Città di Vico Equense, sarà presentata, alle ore 10.00, nella sede scolastica di Santa Maria del Toro. Dopo i saluti del dirigente scolastico interverranno il Sindaco Andrea Buonocore, il Comandante della polizia municipale di Vico Equense Ferdinando De Martino, il Capitano della compagnia dei carabinieri di Sorrento Marco La Rovere, il naturopata Evisio Caciolla e lo psicologo e psicoterapeuta, che però preferisce farsi chiamare con il soprannome di “psicologo della strada”, Stefano Pieri.

Il dottor Pieri è uno psicoterapeuta che anni fa ha deciso di uscire dagli schemi dell’attività puramente clinica per accostarsi alla gente comune nei luoghi dove questa s’incontra e trascorre gran parte della propria vita, come appunto una scuola: la strada diventa quindi metaforicamente un mezzo per uscire fuori dalla dimensione esclusivamente clinica dello studio e dare così un’immagine diversa della figura dello psicologo, un’immagine che non spaventi, cosa che invece oggi purtroppo ancora accade.

L’iniziativa, che ha come referente la docente Anna Maria Buonocore, è articolata in cinque giornate con la partecipazione di quattro classi prime. Il programma prevede attenzione alla sfera dei processi emotivo-affettivi, e comportamentali, che sono alla base dell’incontro con l’altro ed è finalizzato a rivalutare il bagaglio emozionale dei ragazzi partendo dal loro mondo affettivo, affinché non perdano mai di vista il rispetto fondamentale nei confronti dell’altro e – nel caso degli studenti di sesso maschile – soprattutto nei confronti della figura femminile.

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