Prof maniaco scena muta davanti al gip di Avellino

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Si è avvalso della facoltà di non rispondere A.F., il professore 37enne di Benevento, finito agli arresti domiciliari con l’accusa di violenza sessuale e stalking nei confronti di un’alunna del liceo artistico «De Luca» di Avellino. Ieri mattina, durante l’interrogatorio di garanzia l’insegnante, affiancato dagli avvocati Roberto Pulcino e Gianleonardo Caruso, è rimasto in silenzio dinanzi al gip del tribunale di Avellino, Fabrizio Ciccone. Gli avvocati hanno avanzato la richiesta di revoca o di attenuazione della misura restrittiva, anche alla luce del provvedimento di sospensione annunciato dal provveditore Rosa Grano e confermato al «Mattino» dalla dirigente dell’Usr Luisa Franzese. Il giudice si è prima riservato sulla decisione, e poi nel pomeriggio ha confermato la misura dei domiciliari.
Per il docente beneventano, che da qualche tempo svolgeva supplenze presso l’istituto avellinese, la misura cautelare è scattata al termine di un’indagine avviata dopo la denuncia di una 16enne di Mercogliano. La giovane ha raccontato di essere stata seguita per giorni del professore che l’avrebbe aspettata alla fermata del bus. Talvolta anche per ore, pur di prendere lo stesso pullman. E, qualche volta, durante il viaggio, avrebbe approfittato della calca, per avere un contatto fisico con la giovane sfiorandole il corpo.

La ragazza dopo essersi confidata con una docente e con la preside, a novembre presentò una prima denuncia, seguita da alcuni richiami della dirigente dell’istituto d’Arte, Maria Rosaria Siciliano nei confronti del supplente, il quale avrebbe cambiato atteggiamento. Questo fino a marzo, quando dopo averla seguita ed esser salito sullo stesso autobus, A.F. si sarebbe seduto accanto alla ragazza palpeggiandole le gambe, in presenza di altri testimoni e di un compagno di classe, già ascoltato dai carabinieri. Inoltre la ragazza avrebbe raccontato ai carabinieri di aver visto l’indagato rivolgere le proprie attenzioni verso un’altra studentessa. E le indagini dei carabinieri mirano anche a individuare le altre potenziali vittime delle attenzioni morbose del supplente.

di Alessandra Montalbetti IL MATTINO

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