Torre Annunziata. Falsa povera e falsa invalida. Proprietaria di immobili che affittava in nero, aveva ottenuto la casa Iacp

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Falsa invalida, evade le tasse per 130.000 euro e ottiene una casa popolare nonostante sia proprietaria di cinque appartamenti e tre locali commerciali. La maga delle truffe e dell’evasione ha 76 anni, è moglie di un ex contrabbandiere di sigarette e vive in un alloggio al Parco Apega di Torre Annunziata. Ieri mattina i finanzieri del gruppo oplontino, guidati dal colonnello Geremia Guercia, hanno smascherato la donna, notificandole un decreto di sequestro preventivo da 72.000 euro. Truffa ai danni dell’Inps, evasione fiscale e altri reati fiscali sono contestati all’anziana di Torre Annunziata che era titolare di una società e che incassava regolarmente il pigione dai cinque inquilini e dai tre negozianti di una palazzina di via Roma, al centro di Torre Annunziata. Tutto, però, dichiarando lo stretto indispensabile che le permettesse di risultare indigente e ancora beneficiaria sia del sussidio pensionistico che dell’alloggio popolare. Conti correnti e due locali sono finiti sotto sigilli, mentre i finanzieri nel corso delle indagini sono riusciti a scoprire che l’anziana incassava illegalmente la pensione di invalidità e il sussidio per l’accompagnamento. Durante le visite mediche, infatti, aveva zoppicato e recitato bene, riuscendo a ingannare la commissione sanitaria che le aveva diagnosticato seri problemi di deambulazione. Non è escluso, però, che la falsa invalida possa aver avuto qualche complice che l’abbia aiutata ad ottenere la documentazione medica per la pensione. Per scoprire la truffa sono state necessarie diverse registrazioni video effettuate dai finanzieri, che hanno seguito la donna. Dal suo appartamento al Parco Apega, la 76enne usciva tutti giorni e camminava senza alcun problema, compiendo anche sforzi e movimenti faticosi. Nel filmato si vede anche come riesca ad alzare la saracinesca e spazzi a terra. Le indagini fiscali e patrimoniali, però, avevano già permesso di scoprire tutti gli escamotage utilizzati dalla donna per truffare lo Stato ed evadere il fisco, non dichiarando introiti per almeno 130.000 euro. L’alloggio popolare che la donna aveva occupato indebitamente per anni sarà restituito nuovamente al Comune di Torre Annunziata che potrà finalmente destinarlo a chi veramente ne ha diritto. La maga della truffa e dell’evasione, invece, dovrà accontentarsi di tornare a vivere in una delle abitazioni di sua proprietà oppure in affitto altrove. Vista l’età, la 76enne resta infatti indagata a piede libero, mentre il gip del tribunale di Torre Annunziata ha disposto solo i sequestri di beni senza misure cautelari. (Dario Sautto – Il Mattino)

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