Quali sono le regole per la sicurezza di chi lavora al videoterminale

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Chiunque lavori per 20 ore al computer ha la qualifica di “videoterminalista”. Innanzitutto, per i videoterminalisti è obbligatoria la sorveglianza sanitaria, in ragione dei problemi che possono derivare alla vista ed all’apparato muscolo-scheletrico a causa del prolungato lavoro al computer.

È necessaria una visita oculista ed all’apparato muscolo-scheletrico preassuntiva; la visita deve essere ripetuta ogni 5 anni per la generalità dei videoterminalisti, mentre deve essere effettuata a cadenza biennale per gli idonei con prescrizioni o limitazioni (ad esempio per chi ha difetti della vista come miopia o ipermetropia) e per i lavoratori che hanno compiuto 50 anni.
Pause obbligatorie
Per i videoterminalisti, è necessaria una pausa minima di 15 minuti ogni 2 ore di applicazione continuativa al computer: le pause sono computate a tutti gli effetti come orario di lavoro. Durante tali pause è possibile effettuare un’altra tipologia di attività, purché non comporti l’uso di videoterminali, schermi e monitor in genere.
Postazione di lavoro
Devono poi essere rispettate regole specifiche per quanto concerne la postazione di lavoro dei videoterminalisti, che riguardano il microclima, l’illuminazione, la disposizione delle apparecchiature, della sedia e della scrivania.

Ambiente di lavoro
Il microclima ideale, per chi lavora al computer, è privo di correnti e di umidità eccessiva, con una temperatura che non dovrebbe salire sopra i 26 gradi d’estate o scendere sotto i 21 gradi d’inverno (anche se è tollerabile sino ai 18 gradi)
Illuminazione
Un’illuminazione idonea, quando si lavora al pc, può essere pari a 300 lux, ma il valore è innalzato a 500 lux laddove il videoterminalista necessiti di leggere anche documenti cartacei.
È necessario che lo schermo sia disposto a 90 gradi rispetto alla finestra e ad altre fonti di luce: assolutamente da evitare le finestre frontali o alle spalle dell’operatore, perché non vi siano abbagliamenti o riflessi. Da evitare anche le lampade posizionate esattamente sopra il lavoratore; l’illuminazione artificiale deve avvicinarsi il più possibile a quella naturale. È necessaria una schermatura sia delle fonti di luce artificiale che delle finestre, a seconda dell’intensità luminosa.

Sedia
La sedia di lavoro deve essere ergonomica, a 5 razze (con 5 ruote) per permettere libertà di movimento, regolabile in altezza, con lo schienale inclinabile.
Piano di lavoro
Il piano di lavoro, se non regolabile, deve avere un’altezza tra 70 e 90 centimetri. Per evitare abbagliamenti o riflessi, non deve essere lucido, e si devono evitare le tonalità estreme come il bianco e il nero. Deve essere sufficientemente ampio, in modo da permettere un comodo posizionamento del pc e della documentazione. Lo spazio sotto il tavolo deve essere privo di ostacoli.

Computer
Il pc deve avere una tastiera separata e liberamente posizionabile, lo schermo reclinabile e regolabile in luminosità e contrasto. La distanza ideale dal monitor è tra i 60 e gli 80 centimetri. Il monitor deve essere posizionato frontalmente all’operatore per evitare di ruotare il tronco.
Formazione sulla sicurezza e sulla salute
Come per la generalità dei lavoratori, anche per i videoterminalisti è prevista la formazione obbligatoria in materia di salute e sicurezza [1]. Per i dipendenti delle aziende a rischio basso, sono previste dal noto Accordo Stato-Regioni del 2011 4 ore di formazione generale più altre 4 ore sui rischi specifici da videoterminale.
Videoterminalisti non dipendenti
Dal punto di vista della sicurezza sul lavoro, è assimilato a un dipendente chi svolge la propria opera in azienda, anche non retribuita, a prescindere dal tipo di contratto: così, sono tutelati dalle norme sulla sicurezza, ad esempio, i collaboratori (cococo), i lavoratori in somministrazione e gli stagisti.

D.lgs 81/2008.

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