Pompei. Nuova stangata sui turisti, da oggi scatta la tassa di soggiorno: dopo i bus colpiti gli hotel

Da oggi per dormire a Pompei, da oggi, si paga dai due ai quattro euro a persona. Le casse sono in rosso e il Comune batte cassa con una nuova tassa sui turisti. Dopo aver tassato il turismo «mordi e fuggi», con il ticket bus da 80 euro, da oggi a «pagare» i debiti del Comune della città degli Scavi e del Santuario sarà il turismo stanziale. Una categoria non troppo numerosa né facile da trovare a Pompei, se si considera che la città offre solo mille posti letto a fronte dei sei milioni di turisti che arrivano in media ogni anno. Fatto sta che dopo la prima seduta di consiglio comunale, martedì 27, disertata dall’intera maggioranza, ieri in seconda convocazione è stata approvata la variante al regolamento della tassa di soggiorno, che posticipa la data di applicazione dal primo gennaio (come da iniziale provvedimento) ad oggi, primo marzo. La tassa è a carico dei turisti e verrà riscossa per conto del Comune dai gestori delle strutture ricettive. Si pagherà a persona, a seconda del tipo di ospitalità prescelta: la tariffa base è di 2 euro per chi soggiorna in hotel da 1 a 3 stelle, affittacamere, b&b, case vacanze, case religiose di ospitalità, ostelli, residence e agriturismi, campeggi e villaggi turistici; si pagherà 3 euro in hotel a 4 stelle; 4 euro in hotel 4 stelle superior o 5 stelle. Sono esentati i residenti a Pompei, i minori di 16 anni, gli ultra 70enni, gli autisti degli autobus turistici, i portatori di handicap, le forze dell’ordine in servizio, volontari che offrono il proprio servizio in occasione di eventi e manifestazioni o per emergenze ambientali e chi pernotta per più di sette notti consecutive in città. Il gettito dell’imposta – calcolato intorno ai 700.000 euro l’anno – è destinato al finanziamento degli interventi in materia di turismo e promozione del territorio nell’ambito delle funzioni e compiti spettanti ai Comuni, tra cui marketing turistico e territoriale, nei termini di comunicazione dell’immagine; cura e manutenzione del decoro urbano; investimenti sulla mobilità urbana; realizzazione di iniziative e manifestazioni turistiche e culturali, iniziative e manifestazioni fieristiche e di workshop; sviluppo di punti di accoglienza e informazione per i turisti; cofinanziamento di interventi promozionali da realizzarsi in collaborazione con Regione, altri Enti, associazioni di categoria o privati; progetti e interventi destinati alla formazione e all’aggiornamento delle figure professionali operanti nel settore turistico, con particolare attenzione allo sviluppo dell’occupazione giovanile. Sarà una apposita commissione consultiva, che si riunirà entro il 30 novembre di ogni anno, composta da un rappresentante di ogni associazione di categoria delle strutture ricettive, presieduta dal sindaco, a pianificare gli interventi e raccogliere idee e proposte. Tutto bene? Niente affatto: il provvedimento ha sollevato non poche polemiche e perplessità tra gli addetti ai lavori. Prima di tutto per il tempo brevissimo intercorso tra il suo annuncio e l’entrata in vigore. In più i rappresentanti dei b&b, affittacamere e camping hanno posto in evidenza «la gravità del pagamento di due euro sia per chi soggiorna da noi sia per chi sceglie hotel a 3 stelle». Giuseppe Benessere, vicepresidente Apabb (associazione pompeiana affittacamere e b&b) spiega che secondo la legge la modalità di imposizione deve essere proporzionata ai servizi offerti. «Riteniamo – afferma Benessere – che la legge nazionale sia stata disattesa. Qui non esiste una segnaletica orizzontale, c’è carenza di servizi pubblici, ad oggi non c’è un cartellone estivo. Temiamo che la tassa sia solo un bancomat per le casse del Comune e che i servizi minimi, per una città che vuole fare turismo, rimarranno solo belle parole». Nel 2017, con la tassa di ingresso, l’amministrazione Amitrano ha incassato 1.900.000 euro. Tolto il 42 per cento, dato alla società che gestisce il servizio, il resto è stato già speso per pagare debiti fuori bilancio. (Susy Malafronte – Il Mattino)

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