Costa d’Amalfi nel Venerdì Santo: le iniziative a Minori, Ravello, Amalfi e Agerola VIDEO

Sotto i video più belli . La Passione di Cristo è vissuta nei diversi paesi Costa d’Amalfi con religiosa osservazione e diversi sono i riti, che replicano da secoli i riti praticati nelle chiese dalle Confraternite, forte e radicate in tutte le parrocchie costiere da secoli. Ravello porta avanti la tradizione trasmessa dalle ormai scomparse Confraternite del SS. Nome di Gesù e della Madonna del Carmine, con la Processione dei Battenti, che si fanno testimoni della mistero della Morte di Cristo, percorrendo le strade della Città della Musica.

Suggestiva è anche la Processione dei Battenti a Minori, con l’intero territorio illuminato da soli lumini ed i canti commossi della Passione che vengono eseguiti sia il Giovedì che il Venerdì Santo. Minori c’è una grande cooperazione tra l’Arciconfraternita del Santissimo Sacramento e le locali associazioni, che si adoperano per rinnovare tale storica funzione religiosa, che sta muovendo anche una sentita riscoperta culturale dei Canti penitenziali, che sono ormai oggetto di studio anche da parte del Conservatorio G. Maffucci di Salerno, grazie all’attività del prof. Pasquale Scialò.

Amalfi, come Minori, tiene viva la Processione del Cristo Morto di notte: sempre nel Venerdì Santo, con il calare della luce del giorno, il tramonto sfuma nelle fiaccole accese tra le strade dell’Antica Repubblica Marinara. Le statue di Cristo Morto dell’Ottocento e dell’Addolorata, mosse dalla Reale Arciconfraternita dell’Addolorata, trasporta tanta gente commossa verso il mare e la racchiude nel canto di dolore e di strazio, che fa rivivere con intensa emozione questa ricorrenza.

Sui Monti Lattari, ad Agerola è di tradizione l’unica rappresentazione con abiti d’epoca del Venerdì Santo Agerolese: da più un secolo l’omonima associazione organizza una processione attraversa i luoghi più caratteristici del paese, su un percorso di circa 10 km ed una manifestazione che dura all’incirca 6 ore. Il Venerdì Santo di Agerola, costituito da dieci scene, parte dalla frazione San Lazzaro, con la cattura di Gesù da parte dei Giudei. Il Belvedere di San Lazzaro, fa poi da scena per il Sinedrio, poi dopo il giudizio di Pilato, il corteo passa per Ponte e muove verso Bomerano, dove c’è la scena della liberazione di Barabba. La Chiesa di San Matteo Apostolo, sempre in Bomerano, fa da location per la scena della condanna di Cristo da parte di Erode. La processione si sposta poi verso la frazione Pianillo, dove Pilato si lava le mani sulla condanna di Gesù. Gesù porta la pesante croce attraversando le frazioni di Santa Maria e Campora. Il corteo che accompagna Gesù che cade per la terza volta in piazza Generale Avitabile, si porta all’interno della Colonia Montana, dove ha luogo la crocifissione. Tale rappresentazione è davvero singolare nell’intero territorio della Divina.

Negli altri paesi della Costiera Amalfitana, dove le Confraternite erano numerose e non sono resistite, si tramanda invece tra famiglie, padri e figli, nonni e nipoti, la tradizione dell’Apostolo di Cristo, che vivono insieme ai propri sacerdoti gli ultimi momenti insieme a Gesù, la Via Crucis, la Passione e la Resurrezione, con riti ripresi dal giovedì al sabato: in quest’ultimo giorno in cui si canta l’antico “Te Deum Laudamus”, si rinnova anche l’Acqua Santa che andrà a benedire le mense pasquali.

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