Castellammare di Stabia. Bando flop, solo due offerte per la gestione decennale di otto Chalet dell’Acqua della Madonna

Chalet dell’Acqua della Madonna: bando flop, solo due offerte presentate per la gestione dei tipici chioschi stabiesi. L’Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Centrale (Adsp), in convenzione con il Comune di Castellammare di Stabia, aveva messo a bando lo scorso dicembre la gestione decennale di otto nuovi chioschi in riva al mare. Non solo tipici ristoranti, ma veri e propri centri di servizio per turisti con personale bilingue, servizio parcheggio e navette, costruzioni ecocompatibili aperte tutto l’anno. Un progetto che guarda avanti ad una Castellammare turistica, che ancora non esiste e non risponde. Dopo la scadenza di lunedì per la presentazione delle domande, ieri mattina la Commissione interna dell’Autorità di Sistema portuale si è riunita per esaminare la documentazione amministrativa delle due offerte presentate. «Si è trattato di un esame formale degli atti e per una delle due offerte – precisa Adsp – è stata rilevata la necessità di integrare i documenti». Dieci giorni di tempo per il «soccorso istruttorio». Una volta verificata la completezza della offerta si procederà a nominare la Commissione giudicatrice per assegnare la gara. «Non siamo soddisfatti per il basso numero delle domande pervenute – ha commentato il presidente dell’Autorità Pietro Spirito – ci aspettavamo un maggior interesse da parte del mercato. Potremo al massimo assegnare due degli otto chalet previsti. Il territorio perde una opportunità di profonda riqualificazione». Il canone annuo di locazione per gli chalet è di 23.800 euro, circa 2.000 euro al mese che i due nuovi gestori dovranno corrispondere all’Autorità Portuale titolare dell’area demaniale e al Comune che ha riottenuto in concessione gli spazi proprio in previsione del bando. «Si tratta comunque di un inizio – precisa Spirito – per indire una nuova gara, evidentemente sempre alle stesse condizioni, effettueremo una valutazione congiunta con l’amministrazione di Castellammare». Una valutazione che non avverrà prima di giugno, quando la città avrà scelto una nuova squadra alla guida della città, dopo la sfiducia al sindaco Pd Antonio Pannullo. Castellammare andrà al voto con un altro rebus da sciogliere. L’area dell’Acqua della Madonna oltre a custodire le fonti stabiane e le Antiche Terme è anche teatro di criminalità e pressioni camorristiche. Gli chalet nei decenni passati sono sempre stati gestiti da famiglie del quartiere, quasi mai imprenditori estranei al contesto sono riusciti a creare nuove realtà lavorative. Inchieste della magistratura hanno anche indagato su assegnazioni anomale e appetiti criminali. Tant’è che, dopo la costruzione di nuovi chioschi tra il 2005 e il 2010, il bando dei nuovi gli chalet andò deserto due volte con l’ex sindaco Luigi Bobbio eletto nel 2010. Per questo motivo già durante i mesi di preparazione della nuova procedura, il presidente Pietro Spirito aveva invitato la città a non avere paura e credere nel progetto di rilancio degli chalet. Oggi anche Spirito è scoraggiato e deluso. (Fiorangela d’Amora – Il Mattino)

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