Tweet di De Laurentiis: «Complimenti, uno spettacolo. Ora dobbiamo vincere 12 partite e fare solo un pareggio»

Il Napoli allunga sulla Juventus, ma il vantaggio di quattro punti sui bianconeri finisce quasi per passare in secondo piano alla luce di un risultato così rotondo come quello di Cagliari. Gli azzurri giocano praticamente a memoria, muovono la palla come più gli piace e affondano ogni qual volta ne hanno voglia. «Un grande spettacolo! Grazie a Sarri e a tutti i ragazzi», ha commentato il presidente De Laurentiis (che non era a Cagliari) via Twitter. A questo punto, si può migliorare un gioco così bello? «Sicuramente troveremo qualche movimento da migliorare anche in una partita come questa, che ai più sembra perfetta: c’è sempre da migliorare». E adesso è la Juventus ad avere la pressione? «Quando loro hanno giocato prima di noi si diceva che non era un vantaggio per loro, quindi non è un vantaggio nemmeno per noi aver giocato ora per primi. Poi loro sono talmente forti dal punto di vista mentale che non cambierà niente. Il caso ha voluto che ora loro giocheranno dopo di noi, ma è sempre un 8-1 per quel che riguarda le sfide giocate prima e dopo». Questa volta, però, avete giocato prima voi. «E infatti ho temuto che ci mancasse lo stimolo esterno alla prestazione». La differenza maggiore tra voi e loro? «L’abitudine a vincere. Per la Juventus è una garanzia. Se i miei ragazzi sono solidi mentalmente lo sappiamo un po’ meno perché non siamo abituati a stare così in alto». Pensa già a come preparare lo scontro diretto? «La partita con la Juventus si prepara da sola. Il mio pensiero è far arrivare la squadra pronta per questo tipo di partite. È ancora troppo presto per pensare a quella partita». Di sicuro questo 5-0 è un risultato che attesta la superiorità del suo Napoli. «Il Cagliari è stato in partita fino al nostro gol, ma grandi momenti di sofferenza non ne abbiamo passati. Fisicamente lasciavamo qualcosa, ma in difesa abbiamo fatto bene e dopo il 2 a 0 di fatto non c’è stata più partita». Ancora convinto di voler essere come l’Olanda degli anni ’70? «Sì, anche se mi sarebbe piaciuto che l’Olanda diventasse campione del mondo perché poi nell’albo d’oro c’è un’altra squadra. Anche se nell’immaginario collettivo sono stati anni segnati da quella squadra. Allan continua ad essere uno dei migliori del Napoli: se lo aspettava? «Sta attraversando un percorso di crescita ininterrotta da tre anni e non credo abbia raggiunto ancora un apice perché cresce mese dopo mese e sta diventato un giocatore di livello internazionale. È bravissimo in interdizione e sta aggiungendo anche tanta qualità». In molti danno il Napoli favorito per lo scudetto: hanno ragione? «Spero di sì, ma non dimentichiamoci che i bianconeri sono una squadra fortissima e hanno risorse infinite. Spero di arrivare ai 100 punti, ma per noi sarebbe un terreno sconosciuto: non sappiamo se potremo arrivarci. Ai ragazzi ho detto che delle 12 partite che sono rimaste dobbiamo vincerne 11 e pareggiarne una. Sono due o tre anni che otteniamo risultati molto positivi e i meriti sono di tutti, in primis dei giocatori che scendono in campo, ma qui tutti danno il loro contributo. I 4 punti di vantaggio? Conterebbero se non recuperassero la partita con l’Atalanta». Sul gol di Hamsik hanno toccato la palla tutti e 11 i giocatori. «Peccato che non l’abbia toccata anche io allora». La situazione di Milik? «Sta bene: è ancora un po’ incerto sul rientro, ma in allenamento mi ha fatto una buona impressione, penso che sia quasi pronto per qualche spezzone di gara. Non so se riesce a tornare sabato, se la decisione dipendesse solo da me sarebbe già in panchina. Lo sto vedendo meglio rispetto a quanto tornò dall’infortunio, ma è giusto che l’ultima parola spetti a lui. E Ghoulam? «È in fase di ripresa del ginocchio. Il recupero sarà da valutare». (Bruno Majorano – Il Mattino)

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