Succivo. Aizzata dal marito offeso, la mamma di una bimba di 4 anni picchia la maestra che aveva rimproverato la figlia

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Succivo. Picchia selvaggiamente la maestra della figlia che frequenta la materna. La colpa sarebbe quella di aver rimproverato la figlia per un esercizio con le stanghette ed aver replicato al padre della bimba che l’aveva ingiuriata pesantemente. Ancora un’aggressione ai danni di una docente. Ancora una volta per motivi banali. Quello che colpisce, questa volta, è che teatro dell’episodio è stata una scuola materna, con bambini che vanno dai tre ai sei anni. La maestra, R.B., 35 anni, alla presenza di altri genitori e di diversi piccoli alunni, è stata violentemente sbattuta contro la parete per diverse volte, presa per i capelli: sul posto è stato costretto ad intervenire il personale del 118. La donna si è poi rivolta anche al pronto soccorso dell’ospedale «San Giuseppe Moscati» di Aversa, che ha escluso conseguenze più gravi. Istituto comprensivo Edmondo De Amicis, via Virgilio civico 54, Succivo. È lunedì scorso. Alle ore 16.15, orario di uscita, come di consueto il padiglione «Piccolo patriota padovano» è affollato di genitori e bambini. Scoppia improvvisa l’aggressione verbale di un genitore che, ad alta voce, apostrofa ed insulta l’insegnante della figlia. La bambina di 4 anni, forse, piagnucolava perché la maestra le aveva fatto osservazioni sugli esercizi di scrittura. Il genitore visibilmente nervoso e alterato per aver trovato la piccola in lacrime è stato messo alla porta senza troppi complimenti. L’uomo, allora, si è rivolto alla moglie che aspettava fuori raccontando i torti subiti, a suo dire, dalla piccola prima e dall’adulto poi. La signora, senza un grido o una parola, è allora entrata e – secondo i testimoni – ha afferrato la colpevole per la testa e per il collo e l’ha sbattuta contro il muro più volte. Una punizione in piena regola. La docente è scappata inseguita dalla madre della bimba che ha continuato ad inveire a lungo come una furia contro la malcapitata insegnante. Una scena brutale, selvaggia: grida e insulti ed una donna terrorizzata in fuga, incalzata da un’altra donna infuriata. Sul posto anche i carabinieri della stazione di Sant’Arpino che hanno raccolto le testimonianze di numerosi presenti e la denuncia della vittima, avviando le indagini, coordinate dalla compagnia di Marcianise, coordinati dal capitano Luca D’Alessandro, per poi inviare rapporto ai competenti magistrati della procura della repubblica presso il tribunale di Napoli Nord. Nella giornata di ieri numerosi sono stati gli attestati di solidarietà nei confronti della docente vittima dell’aggressione, la seconda in Campania e in provincia di Caserta, dopo quella verificatasi il primo febbraio scorso nell’istituto Ettore Majorana di Santa Maria a Vico, dove uno studente diciassettenne (successivamente arrestato) ha aggredito, ferendola al volto con un coltello, la propria professoressa di lettere, colpevole di avergli dato un brutto voto ad una interrogazione. (Nicola Rosselli – Il Mattino)

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