Salerno. Abbandona moglie e figlie, 55enne condannato ad un mese di carcere e ad una multa di 200 euro

 

Salerno. È andato via chiudendosi alle spalle la porta di casa, quando una delle sue due figlie era ancora minorenne e non è mai più tornato, non si è mai più fatto sentire, non ha mai dato un contributo economico alla moglie che, con due adolescenti da crescere, ha dovuto rimboccarsi le maniche potendo contare solo sull’aiuto della propria famiglia di origine. È stato condannato per l’accusa di sottrazione degli obblighi di assistenza inerenti alla responsabilità genitoriale e alla qualità di coniuge, un 55 enne che, dopo 22 anni di matrimonio, ha abbandonato la famiglia interrompendo ogni legame affettivo anche con le sue figlie. La sentenza è stata pronunciata dal giudice del tribunale di Salerno Eva Sessa che, all’esito del rito abbreviato, ha condannato l’uomo ad un mese di reclusione, ad una multa di 200 euro e al risarcimento dei danni da stabilirsi in sede civile nei confronti della moglie rappresentata dall’avvocato Anna Vassallo. L’incubo per la donna e le sue figlie è cominciato nel luglio 2012 quando l’uomo, senza fornire alcuna spiegazione, è andato via venendo meno «all’obbligo primario di assistenza morale ed affettiva e a quello di contribuzione economica, disinteressandosi affettivamente ed economicamente dei familiari e, in particolare, della cura e dei bisogni dei figli». Senza fornire una chiara spiegazione, l’uomo è tornato nella cittadina dove risiede la sua famiglia, un piccolo paese del Nord Italia, cessando «di far fronte alle ordinarie spese alimentari e di abbigliamento necessarie per il mantenimento della sua famiglia e facendo mancare alla moglie e alle figlie i mezzi di sussistenza e l’assistenza morale ed affettiva». E’ stata la denuncia sporta dalla moglie, quando ormai non aveva più alcuna notizia del coniuge, a far partire le indagini che hanno poi cristallizzato l’episodio in un capo di imputazione in base al quale, dopo una prima richiesta di archiviazione avanzata dalla Procura, è scattato il rinvio a giudizio per l’uomo ora condannato dal giudice in sede penale all’esito del rito abbreviato. Se sono purtroppo frequenti i casi di abbandono della famiglia, questo presenta dei risvolti molto gravi: per sei anni il marito non si è mai fatto vedere e ha fatto sì che la sua famiglia vivesse in ristrettezze economiche chiudendo ogni rapporto non solo con la moglie ma anche con le figlie, senza mai chiedere loro notizie, senza mai nemmeno fare un regalo o una telefonata il giorno del compleanno, né occuparsi dell’educazione o della loro istruzione. Solo grazie all’aiuto dei suoi genitori, la donna, che si arrangia facendo le pulizie domestiche, è riuscita ad andare avanti garantendo alle sue figlie i mezzi per sopravvivere. La sentenza emessa dal giudice Sessa all’esito del rito abbreviato è quindi solo un primo tassello di un procedimento che, ora, si sposterà in sede civile dove toccherà ad un altro giudice stabilire la somma atta a risarcire il danno: la donna, che risulta ancora regolarmente sposata con l’uomo nonostante non abbia più sue notizie da ormai sei anni, potrebbe inoltre chiedere presto la separazione anche senza il consenso del coniuge. (Viviana De Vita – Il Mattino)

Commenti

Translate »