Roma. Galleria Vittoria. “contemplazioni” di Riccardo La Monica, a cura di Romina Guidelli.

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    Articolo di Maurizio Vitiello – Da vedere “contemplazioni” di Riccardo La Monica alla Galleria Vittoria di Roma.

     

    Mercoledì 7 febbraio, alle ore 18, presso la Galleria Vittoria, Via Margutta 103, sarà inaugurata la mostra contemplAzioni di Riccardo La Monica.

    La mostra, curata da Romina Guidelli, sarà visitabile dal 7 al 19 febbraio 2018 e presenterà una selezione dei lavori realizzati da Riccardo La Monica dal 2015 ad oggi, con particolare attenzione rivolta ai lavori realizzate nell’anno 2017 e nel mese di gennaio 2018.

    Ecco quanto ha scritto la curatrice Romina Guidelli, in catalogo [Romina Guidelli, Una pace al giorno, catalogo della mostra Riccardo La Monica, Soli|eloqui, Roma 2015]: “Il confronto delle opere esposte –percorre l’evoluzione della ricerca pittorica di Riccardo La Monica che, completato lo studio dei soggetti celati eseguiti con la tecnica delle velature (dal 2009 al 2016), nell’ultimo periodo conferma il suo interesse per lo studio della luce e dell’ombra applicati all’oggetto panneggio, ma mostra un mutamento esecutivo volto al controllo e alla riduzione delle cangianze in favore di cromatismi pittorici maggiormente definiti. I colori scelti come fondamentali nei suoi quadri: il bianco, il rosso e il nero, si mantengono costanti nelle ultime creazioni (2017-2018), ma l’artista governa l’incidenza della luce su di essi limitando le virtuose sovrapposizioni coloristiche per lasciare che le tinte si offrano con una maggiore purezza ‘primaria’… I pochissimi ‘frammenti’ anatomici che compaiono nelle ultime tele, come le corde strette alle stoffe, assorbono lo stesso colore del panneggio-soggetto per mostrarsi come prolungamento di un cromatismo fondamentale diffuso o netto, deciso come reale protagonista dell’opera … Le numerose opere realizzate tra la fine del 2017 e l’inizio 2018 palesano questa intenzione mostrando drappi rossi e bianchi sovrapposti ma separati. Il nero profondo dell’ombra assume il valore di un segno che traccia un legame e, al contempo, un limite tra le parti dipinte. Il nero nelle opere di La Monica rappresenta una pausa che accompagna l’occhio verso la scoperta di ogni elemento altro che sta per unirsi al primo all’interno della stessa composizione, dal fondo ai soggetti in primo piano, mantenendo però intatta la sua altra identità e altra natura … Questa intuizione determina un’evoluzione importante nell’ultima produzione dell’artista, conferisce all’ombra un valore significante rendendola potente medium espressivo che distingue e rafforza la presenza del soggetto in primo piano poiché ne delimita il perimetro, suggerisce il movimento e ‘scolpisce’ il volume evocando la presenza di un corpo sensibile e verosimilmente palpabile sotto i drappi dipinti.
    ‘Si distingue il carattere di una pittura autobiografica che sviscera i moti dell’animo attraversati dall’artista e le sue riflessioni sull’essere. Riconosco una scintilla creativa profonda, a tratti sofferta.
    Visioni che necessitano di silenzi perfetti, di buio assoluto, di corde strette come un sacrificio per raggiungere la verità di una preferenza e portarla in pittura.
    Nella sua opera osservo scelte quotidiane che concedono una pace al giorno’.

    Da visitare, da non perdere.

     

    Maurizio Vitiello

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