Meningite, Ischia ai raggi X, l’Asl prepara il piano vaccini. Nessun nuovo caso

Ischia. Non è stata ancora stabilita la data per i funerali di Lino Maltese, il giovane operaio di Serrara Fontana stroncato venerdì scorso dalla meningite fulminante, quaranta giorni dopo la morte della nipotina Vittoria, 12 mesi, per la stessa tragica causa. Oggi, dopo la denuncia presentata dai familiari, la Procura dovrebbe pronunciarsi – d’intesa con i legali di parte – su quando effettuare l’autopsia. Solo in seguito la salma sarà restituita ai congiunti. Intanto la tensione resta piuttosto alta sull’isola, per diversi motivi. Da più parti, sui social, si sollevano pesanti dubbi sul fatto che sia stato individuato un «portatore sano di meningococco», anche se si tratta di un’ipotesi generica, visto che nessuna comunicazione ufficiale è stata fatta in merito. D’altro canto l’Asl assicura che non c’è alcuna epidemia in atto. Anche il sindaco di Serrara Fontana, l’ingegnere Rosario Caruso, cade dalle nuvole, pur mostrando prudenza. Il primo cittadino si prodiga per «contribuire a una corretta e allargata informazione rivolta a tutta la cittadinanza ischitana». Per questo ha organizzato, per mercoledì prossimo alle ore 16, nella sede del centro polifunzionale di Fontana un incontro pubblico al quale sono stati invitati tre specialisti dell’ospedale Cotugno e la dottoressa Teresa Coppola, responsabile del Dipartimento di epidemiologia dell’Asl. C’è ancora molto da fare per calmare gli animi di una comunità sconvolta. Di fatto, dopo il sabato trascorso in preda a una dilagante psicosi da contagio, l’isola ieri si è svegliata ancora avvolta dalla paura per la sorte di un’altra bimba di un anno, che era stata trasferita in elicottero proprio al Cotugno nella serata di sabato. Le sue condizioni di salute avevano destato preoccupazione anche perché era stata a contatto con Lino, nei giorni scorsi, e mostrava sintomi di febbre e vomito. Si è trattato di influenza, nient’altro: è esclusa categoricamente la meningite, dunque, per la piccola, che resterà comunque in osservazione, ricoverata nell’ospedale napoletano, dove si trova anche l’altro paziente isolano, Giuseppe Zabatta, zio di Lino, che pure aveva fatto scattare l’allarme l’altra sera, dopo essersi sentito male. Entrambi sono in «buone condizioni», come sottolineano le autorità sanitarie, che hanno continuato a darsi da fare per rintuzzare l’allarmismo tuttora serpeggiante, in una domenica fredda che solo nel primo pomeriggio ha visto diminuire leggermente i timori collettivi. «Abbiamo ricevuto qualche telefonata con le solite richieste di informazioni, mentre la vendita di antibiotici, dopo la vera follia vissuta nelle ore precedenti, è calata. Ci aspettiamo una graduale, lenta normalizzazione nella giornata di lunedì (oggi)», spiega Armando Carlone, titolare di una delle farmacie che erano state prese d’assalto e che avevano esaurito, in pochissimo tempo, le scorte di Ciproxin, uno dei medicinali più ricercati. Le note dell’Asl Napoli 2 Nord, che nel weekend hanno accompagnato l’impegno del direttore generale Antonio D’Amore, che ha già annunciato l’avvio di una campagna di vaccinazione gratuita volontaria presso l’ospedale Rizzoli di Lacco Ameno, come si è detto hanno battuto continuamente sullo stesso tasto tranquillizzante: «Al momento – evidenzia un comunicato – non esiste alcuna situazione epidemica per i casi di meningite da Neisseria meningìtidis (meningococco) verificatisi di recente sull’isola di Ischia. La Regione Campania sta attuando un attento e continuo monitoraggio dei casi di meningite ed è attivo in Regione un gruppo di lavoro costituito da dirigenti regionali e dai professionisti dell’ospedale Cotugno che valuta e monitora in tempo reale ogni segnalazione che si verifichi sul territorio». Inoltre si evidenzia che «la circolazione dei germi è nella norma attesa e sono state messe in atto tutte le misure di prevenzione, controllo e contrasto alla diffusione della malattia», mentre le direzioni generali delle aziende sanitarie e ospedaliere «sono prontamente allertate per la messa in atto di tutte le misure di prevenzione occorrenti». (Ciro Cenatiempo – Il Mattino)

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