Antonio Cafiero de La Conca: “La cucina come atto d’amore”. foto

La memoria dei sapori, intervista al proprietario de La Conca, Antonio Cafiero.

Meta . Il gruppo di ragazzi del liceo Scientifico Salvemini  che si occupa di enogastronomia per l’Alternanza Scuola Lavoro con Positanonews incontra Antonio Cafiero  il patron de La Conca per un’intervista esclusiva nella redazione a Piano di Sorrento.
Antonio Cafiero ha sempre avuto la passione per la cucina e per il buon cibo, riuscendo a trasformarla nel suo lavoro, un mito della ristorazione in Penisola sorrentina conosciuto come  il “poeta” della cucina e del mare.


“Come ha avuto inizio il suo percorso lavorativo?”

“La mia storia parte da lontano, già da bambino lavoravo col mare e lo ho amato, quando ho ereditato da mio padre Mario lo stabilimento balneare “La Conca” a Meta , presso la spiaggia di Alimuri. Rendendomi conto del potenziale del luogo e della possibilità di sfruttarlo anche in inverno,ho deciso di adibire la struttura a ristorante, e assieme ad alcuni soci abbiamo deciso di fondare l’associazione “Conca Summer Groove Club”, che si occupava di organizzare, durante le ore serali, eventi di musica, in cui offrivamo anche assaggi di primi piatti.”

Da questa esperienza di arricchimento personale, la passione e la voglia di Antonio crescono, convincendolo a proseguire sulla rotta della ristorazione. Oggi la conca diventa un locale rinomato e citato nelle guide di tutto il mondo, dalla Slow Food al Gambero Rosso, ma sopratutto un “buen ritrovo” di tutti gli amanti della benessere e della buona cucina.

“Quali sono le peculiarità che descrivono la sua cucina?”

“Il ristorante fa piatti a base di pesce e della tradizione locale .  Curo personalmente la scelta delle materie prime che uso nei miei piatti, selezionati in base a criteri ben precisi: la qualità, la freschezza, la stagionalità e la provenienza, rigorosamente locale. La mia cucina è caratterizzata da pietanze che uniscono tradizione e innovazione, in grado di raccontare la fatica di contadini e pescatori in un’Italia che li mette in secondo piano.”

“Sappiamo che è membro del presidio Slow Food, quali sono i motivi di questa scelta?”

“Ho deciso di intraprendere questa strada per il desiderio di dare un futuro al passato della tradizione culinaria del sud Italia, eliminando il rischio di mangiare alimenti poco salutari,ricchi di additivi e conservanti.”

“Quali sono i suoi obbiettivi bel lavoro e quale è la sua gratificazione maggiore?”

“Il mio obiettivo è quello di trasmettere ai giovani i sapori del passato e del presente, affinché essi possano continuare a vivere nel futuro; la mia gratificazione più grande è quotidiana: vedere i miei clienti soddisfatti, ma soprattutto sapere di aver contribuito, seppur in piccolo, ad alleggerire la loro giornata, ricordando che la cucina “è un atto d’amore.””

Riportiamo anche la presentazione che si da di Antonio e il locale sul sito de La Conca  per avere idea di che parliamo…

Antonio, per mentalità e per spirito, è sempre stato aperto al nuovo e allo stesso tempo legato in modo passionale alle tradizioni della sua terra.

Il gusto espresso nella gastronomia della cultura mediterranea è riuscito, più di quelli di altre civiltà, ad imporsi a livello universale, a far scuola, a fare tendenza. In questo quadro il peso della Campania ed in particolare della Penisola Sorrentina ha assunto un rilievo eccezionale. Partendo da Vico Equense fino a Punta Campanella è tutto un fiorire di buoni, ottimi ed eccellenti ristoranti. In Penisola Sorrentina si è scelta la strada della qualità e della rivalutazione dei prodotti del territorio.

Una terra, quella della penisola sorrentina, bagnata dal mare e che da esso per lunghi secoli ha tratto la linfa vitale per la sua economia sia nei momenti di massimo splendore della cantieristica navale come nei momenti di magra, quando il pescato era l’unica fonte di sopravvivenza per numerose famiglie del posto fino ad arrivare ad oggi con la balneazione che vede Meta come località turistica.

In questo rapporto con il mare, con il mare Mediterraneo, che Antonio Cafiero cresce. Da piccolo aiuta il padre Mario, rinomato maestro d’ascia, nella costruzione di barche. Poi lo segue nell’avventura della gestione di uno stabilimento balneare che erediterà, purtroppo, presto. E qui in questo contatto quotidiano, giornaliero, in ogni stagione dell’anno che matura la consapevolezza dell’importanza del mare per la sua terra. Non solo per l’economia, ma anche per la cultura. Non a caso il Mediterraneo è da sempre crocevia di scambi, di esperienze, di culture e di sapere di popoli diversi ma che hanno in comune lo stesso mare.

Questa consapevolezza porta Antonio alla svolta della sua vita. Nel 1994 inizia ad organizzare sulla spiaggia di Alimuri, dove si trova il suo stabilimento balneare, delle serate a tema che hanno come protagonisti la musica e la cucina mediterranea. Per Alimuri passeranno artisti di calibro, in riuscite serate gastronomiche. Lì in quelle serate è da ricercare il seme che porterà alla nascita del ristorante “La Conca”.

E’ Nella scia, nel solco, tracciato oltre venti anni fa da uno dei protagonisti della gastronomia, Alfonso Iaccarino patron del ristorante Don Alfonso, che si sono avventurati molti uomini che hanno creduto e credono nella rivoluzione gastronomica. In questa scia, in questo solco che Antonio Cafiero ha fondato il ristorante La Conca, insieme alla moglie Rita ed ai suoi figlioli Lorena e Mario ed ha cominciato a muovere i primi passi impostando fin dall’inizio (cioè dall’apertura del locale, il 16 giugno 2002) un discorso che abbraccia “in toto” la nuova dottrina gastronomica.

Il ristorante La Conca si trova immediatamente dopo la spiaggia, nei giorni di mare in tempesta e nei giorni di bonaccia dà la netta sensazione di essere il continuo del mare, per i suoi colori, per il suo arredo, ma soprattutto per la sua cucina. Una cucina che privilegia il pescato giornaliero preparato secondo i dettami delle più moderne teorie gastronomiche che non sono altro che una rivalutazione, in chiave creativa, della più classica e tradizionale cucina mediterranea. Un mix, quindi, tra tradizione, prodotti legati alla terra d’origine e innovazione che trova in Antonio, il patron ideale per questo tipo di ristorazione.

Nelle edizioni del 2004 di molte guide gastronomiche alla voce Meta, per la prima volta nella storia del Comune, corrisponderà un ristorante recensito.

Segnalazioni lusinghiere sulla guida Veronelli, Gambero Rosso, Osterie d’Italia Slow Food e sulla guide dell’Espresso. Recensioni sulla De Agostini e Touring Club e su tutti i maggiori quotidiani e settimanali nazionali e locali. Infine un bel apprezzamento sul libro di Antonio Fiore, “Il critico maccheronico.” Un traguardo che ben pochi riescono a raggiungere in una manciata di mesi di attività. Antonio ama ripetere spesso ai suoi amici clienti che “il cibo buono è come una carezza.” E grazie al suo impegno e della sua famiglia che ha portato un pezzetto di fama a Meta, il valore di questa carezza l’ha estesa a tutta la città.

Il Ristorante La Conca è dove troverete a tavola i sapori, i profumi e l’ospitalità che sono tradizione della nostra terra, oltre ad una selezione tra i migliori vini italiani. Il menù è solo a base di prodotti freschi. Dietro ogni specialità c’è un grande lavoro di ricerca, alcune di esse potrebbero richiedere una preparazione più lunga, poiché tutti i piatti sono preparati al momento. Antonio Vi accompagnerà in questo viaggio nel gusto. Augurandoci che Vi sia gradito. Benvenuti a bordo! ! !

Questo è il ristorante “La Conca”.

III Traversa Alimuri – 80062 Meta di Sorrento – Napoli

Tel. +39 0815321495

e-mail: info@ristorantelaconca.net – laconca@pec.ristorantelaconca.net

Aperto tutti i giorni: 12–15; 19:30–23:30

 

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