ANTEPRIMA – Meta, processo sindaco Tito: tutto rinviato al 13 marzo, cresce il rammarico per mancata candidatura. Vagliate posizioni di altri indagati

Si è tenuta quest’oggi presso il Tribunale di Torre Annunziata dinanzi al GUP l’udienza preliminare che vede coinvolto il sindaco di Meta di Sorrento Giuseppe Tito e alcuni dirigenti comunali e imprenditori. I fatti fanno riferimento all’inchiesta della Procura che ruota attorno a tre appalti.

Il primo riguarda la gestione del parcheggio sulla spiaggia per il 2012 che, secondo la ricostruzione degli inquirenti, sarebbe stato affidato in base a un accordo tra Tito (all’epoca assessore al Corso pubblico) e l’imprenditore Antonino Staiano. Per ottenere la concessione il presidente della società affidataria, Nunzio Lardaro, avrebbe versato all’attuale sindaco, tramite Staiano, 2.500 euro al mese per sei mesi.

Il secondo servizio attenzionato è quello degli scuolabus per l’anno 2014-2015, che secondo l’accusa sarebbe stato assegnato a una ditta priva dei requisiti indicati dalla normativa regionale. Mentre la terza questione ruota attorno all’appalto per le luminarie natalizie del 2014 che sarebbe stato di fatto assegnato ad un’impresa prima della scadenza del termine per la presentazione delle offerte. Anche in queste vicende, secondo i magistrati oplontini e i finanzieri della tenenza di Massa Lubrense che hanno svolto le indagini, Tito avrebbe rivestito un ruolo determinante.

Oggi si è deciso il rinvio, per calendarizzazione, al prossimo 13 marzo per quanto riguarda la posizione del sindaco Giuseppe Tito. Sono state vagliate, invece, le posizioni di tre indagati, i quali hanno esposto le proprie difese dinanzi al Giudice delle Udienze preliminari, il quale dovrà decidere se rinviarli a giudizio: tra queste anche Paola De Maio, capoufficio tecnico del Comune di Meta, alla quale si contestano la turbativa d’asta e il falso ideologico per l’assegnazione dell’appalto delle luminarie natalizie 2014; e Aniello Donnarumma, numero uno della società alla quale nel 2014 sarebbe stato consentito di montare le luminarie 15 giorni prima della scadenza del bando.

Per il sindaco Tito, quindi, tutto rinviato al 13 marzo e questo lascia di sicuro l’amaro in bocca al primo cittadino di Meta e rappresenta un grande rammarico per la Penisola Sorrentina: quest’ultimo, infatti, considerando il rinvio del processo, avrebbe potuto tranquillamente ricandidarsi, visto che una eventuale decisione di rinvio a giudizio sarebbe stata di sicuro successiva alle elezioni. Intanto il processo prosegue e noi vi terremo sempre informati.

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