Napoli. Vomero. Casa Mugnolo. Prorogata, da oggi, la mostra “Sensibili Intese”.

Articolo di Maurizio Vitello  – Prorogata, da oggi, la mostra “Sensibili Intese” a “Casa Mugnolo”.   Dato l’enorme successo, è stata prorogata, sino a martedì 20 febbraio 2018, “Sensibili Intese” con opere recenti di Alfredo Celli, Maria Pia Daidone, Carmen Novaco, allestita “ad hoc” ed inaugurata il 15 dicembre dello scorso anno, nell’accogliente e dinamico spazio […]

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    Articolo di Maurizio Vitello  – Prorogata, da oggi, la mostra “Sensibili Intese” a “Casa Mugnolo”.

     

    Dato l’enorme successo, è stata prorogata, sino a martedì 20 febbraio 2018, “Sensibili Intese” con opere recenti di Alfredo Celli, Maria Pia Daidone, Carmen Novaco, allestita “ad hoc” ed inaugurata il 15 dicembre dello scorso anno, nell’accogliente e dinamico spazio visivo-culturale di “CASA MUGNOLO”, Viale Privato Davide Winspeare, 6/Largo Martuscelli, 35 – Is. 6, 80127 – Napoli, Cell. 335.591.92.73.

    Solo su appuntamento: 335.591.92.73.

     

     

    Scheda della mostra “Sensibili Intese”

    a cura di Maurizio Vitiello

     

    Questo momento espositivo ci fa intendere che si ha voglia di incontrarsi. Nei nuovi segmenti interpretativi degli artisti Alfredo Celli, Maria Pia Daidone e Carmen Novaco sono sostanziate centralità di ricerca e d’indagine. Il linguaggio dell’arte si sviluppa con uno studio attento della sua semantica. L’approfondimento sui sentieri dell’arte contemporanea apre a nuove condizioni analitiche e riuscire a programmare una nuova frontiera visiva dipende, non soltanto, ma anche, da un concorso di considerazioni e di osservazioni. L’importante è la tensione creativa, il senso del futuro nelle opere attuali, il peso cognitivo nelle capacità estroflessive delle opere. Inquadrature, campiture, segnature, segni, segnacoli, sottolineature, plasticità, incisioni, luci, tagli di riflessione, angolazioni nuove, motivi disparati si sostanziano e mille ragioni si determinano e tutte portano al dialogo, alla conversazione, al confronto serrato.

    Le opere d’arte sono strumenti e utili dispositivi visivi, che permettono di esplorare “l’identità del mondo”.

     

    Alfredo Celli ai suggerimenti tattili e vibranti dell’immagine accosta riuscitissimi dettati costruttivi e segmentazioni decostruttive. Redige progetti compositivi e riesce a compensare visioni, che vivono di segmentazioni e parzialità, e a operare tagli accostati a coppie visive del piano e del concavo, del chiaro e dello scuro, del pieno e del vuoto, e non solo.

     

    Maria Pia Daidone negli ultimi impianti compositivi investe nelle qualità cromatiche del rame, dell’oro, del rosso e del nero. Continua la produzione, su sfondi lattiginosi e frastagliati, di battenti tessere d’oro, attraversate da motivi forti, indirizzate a continuare in un sentiero palpitante, a richiamo di vita in una luce divina. Sacro e profano s’accordano.

     

    Carmen Novaco con elegantissime composizioni riesce a toccare piani pittorici e scale plastiche in combinazioni che evidenziano esemplari realizzazioni di raffinata declinazione astratto-geometrica. Gli esiti reggono un ventaglio di proiezioni sensibili e riproducono andamenti, torsioni, incroci e aggettazioni per sottolineare codici aperti a nuovi accostamenti e a soluzioni libere.

     

    Durante l’evento è stato commentata, in più riprese e in incontri dedicati, la pubblicazione “Percorsi d’Arte in Italia 2017”, Editore Rubbettino. Dopo il successo delle edizioni del 2014, 2015, 2016 prosegue la rilevazione d’interessanti artisti, italiani e stranieri, viventi o scomparsi, che oggi operano o hanno operato nella seconda metà del secolo scorso sul territorio nazionale. Gli artisti presenti nel volume sono stati scelti da una commissione formata da critici di livello nazionale. Questa convincente “bussola-guida” permette di conoscere i molteplici linguaggi visivi, odierni o passati, e permette di orientarsi nella complessa dialettica delle varie realtà artistiche ed è indirizzata a un vasto pubblico di artisti, collezionisti, critici d’arte, galleristi, addetti ai lavori o semplici amanti dell’arte.

    Maurizio Vitiello

     

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