Boscoreale: incontro sulle insidie dei social al “Cangemi” con la preside Guarracino di Sant’Agnello e Avv. Alfano

I social network e le loro innumerevoli insidie sottoposte all’attenzione di alunni, genitori e docenti. È stato questo il tema di cui si è trattato venerdì pomeriggio all’Istituto comprensivo “Cangemi” di Boscoreale in un incontro pubblico svoltosi nelle sala teatro del plesso principale. In sinergia con il 1° comprensivo, presieduto dal dirigente scolastico Carmen Guarracino, originaria di Sant’Agnello in Penisola Sorrentina, l’incontro, moderato da Rossella Sessa, è stato organizzato dalla neonata associazione cittadina dei genitori (AGE), la cui presidenza è affidata a Raffaele Auricchio. Obiettivo individuato: formare la coscienza degli allievi ed accrescerne la sensibilità per far sì che essi sappiano orientarsi nella realtà che li circonda assumendo atteggiamenti sempre più responsabili e autonomi.

LE OPINIONI. “Essere qui come genitori e scuola insieme – ha sottolineato la preside Carmen Guarracino nel presentare il convegno – significa che siamo capaci di una collaborazione concreta ed efficace, che ci fa ben sperare nel successo dei nostri sforzi comuni”. Bullismo e cyberbullismo rappresentano delle problematiche serie e reali con i quali genitori e scuola sono chiamati quotidianamente a confrontarsi. “Pochi genitori conoscono i rischi della rete. – ha spiegato l’avvocato cassazionista Luigi Alfano di Sorrento – Il primo compito è quello di informare i ragazzi di tali rischi, come i messaggi offensivi, la azioni aggressive, le chiamate ossessive, l’adescamento on-line”. Secondo un altro avvocato, Alain Fortunato, il proliferare del fenomeno si spiega anche nell’ottica del cambiamento culturale che ha portato la famiglia ad un’incontestabile perdita di autorità. “C’è un vuoto di autorità da parte della famiglia. – ha chiosato – Mi capita spesso di ascoltare ragazzi che non hanno timore dell’autorità genitoriale”. La criminologa Francesca Iervolino ha, invece, individuato uno sfondo etico della problematica. “I crimini informatici, – ha detto – ora, interessano anche i cittadini e vittime e carnefici sono i giovani. Il problema è che manca un’etica e, dunque, il voler bene al prossimo. Un ragazzo deve essere aiutato dalla scuola e dalla famiglia. È necessario formare le coscienza, non bastano i divieti”. Il segretario dell’adp della polizia di Stato, Oreste Somma, ha, invece, presentato alcuni cortometraggi sul buon uso della socialità web, puntando l’attenzione sul buonsenso che deve caratterizzare la navigazione. Gli attori Margi Villa Del Priore e Pio Luigi Piscicelli hanno, poi, rappresentato la storia di una ragazza vittima di bullismo che riesce ad uscire dal vortice grazie ad una donna con cui instaura un rapporto di fiducia. A conclusione della manifestazione anche un flash mob contro il bullismo dei ragazzi della scuola media guidati dalle professoresse Amato e Carbone.

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