Sorrento, dopo proposte alternative, nasce con il M5S un Comitato per la realizzazione pubblica del percorso meccanizzato. foto

Azionariato pubblico e Buoni Ordinari Comunali le alternative al project financing dei privati.  Mentre i pentastellati ,con Rosario Lotito su facebook, si adoperano, costituendo un comitato che secondo le previsioni potrebbe vedere coinvolta gran parte della cittadinanza. Sorrento – Sebbene al momento non si vedono all’orizzonte decisioni concrete da parte dell’Amministrazione comunale rimane sempre più […]

Azionariato pubblico e Buoni Ordinari Comunali le alternative al project financing dei privati.  Mentre i pentastellati ,con Rosario Lotito su facebook, si adoperano, costituendo un comitato che secondo le previsioni potrebbe vedere coinvolta gran parte della cittadinanza.

Sorrento – Sebbene al momento non si vedono all’orizzonte decisioni concrete da parte dell’Amministrazione comunale rimane sempre più attuale  l’argomento percorso meccanizzato Parcheggio Achille Lauro-Porto.   Come è noto la discussione continua ad essere legata al completamento del costo dell’opera che secondo il progetto primitivo, proposto all’epoca dall’Ing. Antonio Elefante, si aggirerebbe intorno ai 16 milioni di euro di cui la Regione Campania sarebbe disponibile a finanziarne la metà con risorse pubbliche. Pertanto il Comune ,per completare il budget, dovrebbe “racimolare” i restanti otto milioni di euro. Sebbene l’Amministrazione continui inspiegabilmente a valutare la formula del project finacing (sulla scorta di un ulteriore progetto presentato da un gruppo di privati, dal costo di circa dieci milioni di  euro e del quale al momento non si conoscono i dati), in consiglio comunale una parte della maggioranza, come l’Opposizione, mira alla gestione pubblica  dell’opera. Proprio la realizzazione pubblica dell’impianto sembra, con il passare del tempo, trovare un crescente consenso tra la cittadinanza sorrentina storicamente restìa a contrastare le decisioni del Palazzo. Varie le proposte avanzate finora per contrastare in modo definitivo l’avanzata dei privati nell’opera. Tra le quali quella dell’azionariato popolare, che vedrebbe ogni cittadino residente  impegnato ad acquistare una quota. Dove, considerando  un abbattimento del 30 per cento del costo iniziale di15 milioni (pari a 4,5 milioni di euro),  l’Amministrazione comunale dovrebbe pertanto contrarre un mutuo di appena 2.5 milioni di euro, che visto i sicuri introiti si estinguerebbe agevolmente. Mentre il restante  delle eventuali quote invendute potrebbero essere acquistate  sempre dai residenti per ulteriori richieste. Interessante anche la proposta del Movimento 5 Stelle, con il suo maggiore rappresentante sul territorio, l’ex candidato sindaco ,Rosario Lotito che a tale scopo invita il Comune all’emissione di Buoni Ordinari Comunali (BOC). Ovvero delle obbligazioni al portatore nate con la legge 23/12/94 n.724 (art. 35). La quale prevede per gli enti locali la possibilità di emettere titoli di debito (ossia di chiedere prestiti ai risparmiatori e sul mercato), a patto che: l’ente non sia in situazione di dissesto o in situazioni strutturalmente deficitarie; che la regione non abbia ripianato disavanzi di amministrazione;che dal penultimo esercizio in poi non risulti un disavanzo di amministrazione e che sia stato deliberato dall’ente emittente un bilancio di previsione di esercizio che prevede l’emissione del prestito. Il Comune di Sorrento non presenta nessun ostacolo all’emissione dei BOC, quindi un’ulteriore situazione da prendere in modo concreto in considerazione affinché un bene pubblico resti tale. I BOC sono vincolati da una emissione con scadenza non inferiore ai 5 anni, è consentita la convertibilità delle obbligazioni direttamente o con warrant in azioni di società possedute dall’ ente locale emittente. Intanto proprio Rosario Lotito si è attivato su Facebook creando un comitato per la realizzazione  pubblica del percorso meccanizzato per il quale già una moltitudine di cittadini si sta schierando. A breve sono previste riunioni, che vedranno anche la partecipazione di imprenditori, politici e professionisti qualificati, che uniti insieme a gran parte della popolazione e smentendo forse la storia, si batteranno affinché l’opera, che senz’altro è destinata a dare una forte rivalutazione al turismo sorrentino, rimanga pubblica. – 14 maggio 2017 – salvatorecaccaviello

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