L’ARCICONFRATERNITA MORTIS ET HORATIONIS DI PIANO NEI RICORDI DI ANTONIO IROLLA

La memoria storica dell’Arciconfraternita Mortis et Horationis, Antonio Irolla, racconta storie e anedotti di 60 anni di processioni e miserere. Il problema dell’intonatore, l’uscire fuori dagli ambiti comunali e parrocchiali, in una lunga intervista esclusiva all’inviata di Positanonews, vengono eviscerati i perchè di oggi nelle scelte del passato. Antonio Irolla, decano tra i confratelli, è […]

La memoria storica dell’Arciconfraternita Mortis et Horationis, Antonio Irolla, racconta storie e anedotti di 60 anni di processioni e miserere. Il problema dell’intonatore, l’uscire fuori dagli ambiti comunali e parrocchiali, in una lunga intervista esclusiva all’inviata di Positanonews, vengono eviscerati i perchè di oggi nelle scelte del passato. Antonio Irolla, decano tra i confratelli, è in grado non solo di raccontare cronache che si sono fatte storie per iscritto ma anche di documentarle fotograficamente per i tanti decenni di militanza costante e assidua di fedele appassionato. Che il caro Antonio Irolla,ci regali al più presto un libro con questi ricordi e con le foto del suo prezioso archivio. Cade bene  a questo punto la citazione di don Carmine Giudici per questa Pasqua 2017 di Padre Davide Mario Turoldo:

No, credere a Pasqua non è giusta fede:
troppo bello sei a Pasqua!
Fede vera è al venerdì santo
quando Tu non c’eri lassù!
Quando non una eco risponde
al suo alto grido
e a stento il Nulla dà forma
alla tua assenza.

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