Meta Sorrento inchiesta su Peppe Tito riguarda il parcheggio della Coop San Michele, luminarie e scuolabus . TUTTI PRESCRITTI foto

Meta, la cittadina sulla costa di Sorrento , e tutta la penisola sorrentina si svegliano incredule sull’inchiesta che ieri ha coinvolto il sindaco Giuseppe Tito e altre sette persone per corruzione e turbativa d’asta , una vicenda resa pubblica dalla notifica della conclusione delle indagini della Procura di Torre Annunziata da parte della Guardia di […]

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Aggiorniamo l’articolo al 2022 un sospiro di sollievo per tutti gli indagati , tutti prescritti . Meta, la cittadina sulla costa di Sorrento , e tutta la penisola sorrentina si svegliano incredule sull’inchiesta che ieri ha coinvolto il sindaco Giuseppe Tito e altre sette persone per corruzione e turbativa d’asta , una vicenda resa pubblica dalla notifica della conclusione delle indagini della Procura di Torre Annunziata da parte della Guardia di Finanza di Massa Lubrense che ha indagato,  coi tenenti Nunzio Difonzo
e Leonardo Cuneo e gli uomini della squadra delle fiamme gialle, su delega del P.M. Pavia, con l’accusa che gli appaltatori del parcheggio al porto , la cooperativa San Michele, versavano 2.500 euro al mese a Peppe Tito, all’epoca dei fatti, cinque anni fa, assessore della Giunta Trapani. Questa è la vicenda più grave , ed è per questo che sono stati sequestrati 15 mila euro, qui il dirigente che ha istruito il procedimento è il comandante della polizia municipale , per questo è indagato, poi sotto i riflettori il trasporto pubblico scolastico  Sotto i riflettori  il 2014-2015 affidato  alla ditta Amps di Antonino Staiano , che non avrebbe avuto i requisiti, perchè non iscritto all’albo regionale e senza autorimessa, e il dirigente che ha istruito il procedimento è Rina Paolotti,  poi la vicenda luminarie natalizie del 2014 , assegnate alla ditta Tecnoservice, che, secondo le indagini,  le ha installate il 13 ottobre, prima che il bando fosse indetto  il 3 novembre, il procedimento fu seguito tecnicamente da Paola De Maio ,  che poi annullò il bando.

La Procura di Torre Annunziata ipotizza i reati di corruzione, induzione indebita a dare o promettere utilità, abuso d’ufficio, turbativa d’asta, peculato, omessa denuncia e falso. Con il primo cittadino sono finiti sotto inchiesta pure il comandante dei vigili urbani Rocco Borrelli, le dirigenti comunali Paola De Maio e Rina Paolotti, gli imprenditori Nunzio Lardaro, Antonino Staiano, Carmela Izzo e Aniello Donnarumma. Stando a quanto ricostruito dal pm Silvio Pavia con l’aiuto delle fiamme gialle di Massa . l’affidamento della gestione del parcheggio sul molo di Meta per il 2012 sarebbe avvenuto in base a un accordo tra Tito, all’epoca assessore al Corso pubblico, e Antonino Staiano, socio fondatore della cooperativa San Michele. Per ottenere la gestione del servizio il presidente della società Nunzio Lardaro avrebbe versato all’attuale sindaco, tramite Staiano, appunto 2.500 al mese per sei mesi: una somma che sarebbe stata ricavata occultando parte degli incassi giornalieri del parcheggio, 15mila euro che Tito avrebbe percepito tra aprile e ottobre del 2012, secondo le accuse, da qui il sequestro. In più, il sindaco e Staiano avrebbero indotto Lardaro ad assumere Carmela Izzo con l’incarico di amministrare in via esclusiva la cassa del parcheggio. Il comandante dei vigili Rocco Borrelli è invece indagato per abuso d’ufficio e turbativa d’asta per aver curato l’iter di affidamento del servizio.Borrelli lo scorso anno salì agli onori delle cronache televisive nazionale per aver “cacciato” l’inviato de Le Iene, Giulio Golia, in giro per Meta alla ricerca del comandante Schettino.

TUTTE LE ACCUSE A TITO La gestione del parking vista mare Tito è indagato per una mazzetta che avrebbe intascato per l’affidamento della gestione del parcheggio del molo della Marina di Meta nel 2012. L’area di sosta fu affidata alla cooperativa San Mi chele aggirando, con la complicità del comandante dei vigili urbani Rocco Borrelli, le procedure. All’epoca era assessore. Il business sulle luci di Natale Il primo cittadino del Partito democratico è sotto accusa anche per il bando sulle luminarie natalizie installate a Meta nel 2014. Per la Procura di Torre Annunziata il sindaco agevolò la società Tecno service di Santa Maria la Carità. La società di Aniello Donnarumma ottenne l’affare per una somma di circa 50mila euro. Trasporto scolastico Il servizio di trasporto scolastico per l’anno 2014/2015 alla società Amps di Antonino Staiano, secondo le indagini, fu assegnato in violazione della normativa regionale. Staiano risulta anche amministratore di fatto della coop San Michele coinvolta nel parcheggio della Marina.

GLI INDAGATI Giuseppe Tito, 43 anni, Meta Antonino Staiano, 53 anni, Piano di Sorrento Carmela Izzo, 56 anni, Meta Rocco Borrelli, 56 anni, Meta Nunzio Lardaro, 56 anni, Piano di Sorrento Aniello Donnarumma, 35 anni, Pimonte Rina Paolotti, 57 anni, Meta Paola De Maio, 55 anni, Meta

 

Su tutti i giornali la vicenda, il resoconto più dettagliato su Metropolis oggi in edicola AGGIORNIAMO un sospiro di sollievo per tutti gli indagati, tutti prescritti, nessun condannato

 

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