Conca dei Marini, domani speciale del programma “Kilimangiaro-Il Borgo dei Borghi” su RaiTre

Un appuntamento da non perdere domani, domenica 5 febbraio, su RaiTre. Il programma condotto da Camila Raznovich, “Kilimangiaro-Il Borgo dei Borghi”, infatti, dedicherà uno speciale allo splendido borgo della Costiera Amalfitana Conca dei Marini. Nella puntata prevista per domani ci si dedicherà ad un excursus per le stradine caratteristiche della cittadina e assaporeremo le atmosfere uniche […]

Un appuntamento da non perdere domani, domenica 5 febbraio, su RaiTre. Il programma condotto da Camila Raznovich, “Kilimangiaro-Il Borgo dei Borghi”, infatti, dedicherà uno speciale allo splendido borgo della Costiera Amalfitana Conca dei Marini. Nella puntata prevista per domani ci si dedicherà ad un excursus per le stradine caratteristiche della cittadina e assaporeremo le atmosfere uniche del borgo.

Per superficie, Conca dei Marini è il quarto comune italiano più piccolo, mentre deve il suo nome alla conformazione geografica  forma di conca, con l’aggiunta della denominazione dei Marini per sottolineare la vicinanza al mare e l’antico ruolo svolto dai marinai che vi abitavano. La cittadina viene chiamata anche città dei naviganti.

Le origini di Conca dei Marini sono incerte, pare che sia stata fondata dai Tirreni con il nome di Cossa e, data la conformazione ripida ed irregolare dell’entroterra, i primi abitanti si dedicarono subito alle attività marittime. Nel 272 a.C. venne conquistata dai Romani, che la trasformarono in colonia.

Successivamente divenne una base di supporto per la vicina Repubblica marinara di Amalfi, intrattenendo rapporti commerciali con gli altri popoli del Mediterraneo e accrescendo ulteriormente la propria maestria nel campo marinaro. In età moderna, sotto la dominazione degli Aragonesi, degli Asburgo e dei Borbone, gli scambi commerciali si estesero, consentendo così a diversi condottieri conchesi di arricchirsi e potersi elevare socialmente. I porti principali dove approdavano erano quelli di Venezia, Trieste, Costantinopoli e Smirne e più tardi anche Odessa. Proprio in quegli anni, però, cominciarono le attività piratesche dei Turchi, che non solo minacciavano le navi mercantili, ma attaccavano e saccheggiavano.

Caratteristiche le chiese di San Pancrazio Martire e San Michele. La prima, sita in una splendida posizione, circondata da un ampio cortile, su cui sono disposte due file laterali di palme davanti alle tre porte d’ingresso, al di sopra delle quali sono presenti mosaici di scuola ravennate raffiguranti San Pancrazio, Sant’Antonio di Padova e la Madonna del Carmine.

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