Sapri. Un piano di salvataggio per la Casa del Buon Pastore. Comodato di sessant’anni alle suore in difficoltà

Sapri. Il Comune pensa al futuro della Casa del Buon Pastore, una struttura donata dal cavalier Cesarino e da ottant’anni gestita dalle suore. La carenza di risorse economiche e umane non consente alle religiose di andare avanti nella loro opera, che oggi consiste nel prendersi cura degli anziani. Una situazione che sta portando lo storico […]

Più informazioni su

Sapri. Il Comune pensa al futuro della Casa del Buon Pastore, una struttura donata dal cavalier Cesarino e da ottant’anni gestita dalle suore. La carenza di risorse economiche e umane non consente alle religiose di andare avanti nella loro opera, che oggi consiste nel prendersi cura degli anziani. Una situazione che sta portando lo storico edificio al degrado. L’amministrazione comunale ha deciso di individuare una soluzione che possa garantire il recupero della struttura e il mantenimento delle suore al suo interno, così come impone la donazione del benefattore. In consiglio comunale è stato approvato all’unanimità il piano alienazione 2017 in cui è stata inserita anche il Buon Pastore sotto la voce «valorizzazione». L’intenzione è quella di proporre alla Madre Generale un affidamento in comodato sessantennale, attraverso un processo di valorizzazione del bene. In questo modo si realizzerebbero gli interventi manutentivi necessari alla struttura e si metterebbero le suore in condizione di operare in maggiore sicurezza acquisendone una titolarità che va oltre la semplice donazione che le lega al Buon Pastore. Questa è la volontà del Comune sulla quale il sindaco dovrà confrontarsi con la Madre Generale delle Suore Elisabettine Bigie. L’incontro sarà fissato prossimamente a Roma e segue quelli già tenuti a Napoli e nella Capitale. Maggioranza e opposizione sono dunque d’accordo nel portare avanti un progetto che punti alla conservazione del bene e del ruolo delle suore. (Antonietta Nicodemo – Il Mattino)  

Più informazioni su

Translate »