Morte 18enne di Agerola: riaperto il Pronto Soccorso. Si aspetta risultato dell’autopsia

Mentre arriva la notizia del decesso di un bimbo di 22 mesi a Firenze per sospetta meningite, ci si sta interrogando in queste ore circa la vera causa del decesso del povero Sebastiano Petrucci, 18enne di Agerola venuto a mancare nella giornata di ieri all’ospedale di Castellammare di Stabia “San Leonardo” per, apparentemente, lo stesso motivo.

Come già più volte riferito, il giovane era arrivato nel pomeriggio, intorno alle 17, al Pronto Soccorso con un forte mal di testa e febbre alta. Neanche il tempo di fare diagnosi e di effettuare esami che il quadro clinico del ragazzo si è aggravato fino al decesso prematuro e inatteso. Il 18enne si era curato con un antibiotico per curare quella che all’apparenza sembrava una forte febbre, senza vedere effetti positivi. Così, il tragico epilogo dopo aver chiamato i soccorsi.

Giunge notizia che il Pronto Soccorso, dopo essere stato chiuso per le verifiche del caso e le precauzioni sanitarie dovute, ha riaperto ai pazienti: sono state bonificate tutte le zone e disinfettate al meglio. Quello che si attende, ora, è  la prova decisiva che a causare il decesso del ragazzo sia stata proprio la meningite: l’unica mossa che può sciogliere dubbi è l’autopsia del corpo, che in queste ore verrà effettuata. Intanto, il medico direttore del reparto di rianimazione del San Leonardo ha parlato così a Il Mattino, affermando che ci possano essere anche altre cause legate al decesso: “Potrebbe trattarsi di meningite o anche di coagulazione travasare disseminata -ha detto il dr. Nello de Nicola- o anche di una forma di intossicazione. I sintomi sono gli stessi”.

Intanto, pare che un’amica di Sebastiano, originaria di Vico Equense, sia stata ricoverata in queste ore all’ospedale De Luca e Rossano di Vico per una febbre alta.

Continueremo a tenervi aggiornati.

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