NON E’ VERO CHE NON SUCCEDE NIENTE SE VINCE IL NO

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    Gli occhi dell’Europa e del mondo sono puntati su di noi. Anche gli investitori internazionali, quelli che finanziano il debito pubblico comprando i nostri BOT, guardano con interesse al risultato del referendum per valutare la qualità del nostro debito pubblico: sarà il debito di un Paese dinamico e moderno o il debito deteriorato di un Paese impantanato, incapace di riformarsi? Tutti, compreso Renzi, evitano di affrontare questo argomento, ma è ovvio che con la vittoria del No, e la conseguente instabilità politica, aumenterà il rischio debito.

    Cosa significa "aumento del rischio debito" lo sanno tutti: aumento degli interessi che dobbiamo pagare sul debito, crescita dello Spread e possibile Default (cioè fallimento dello Stato). Già oggi, con i sondaggi a favore del No, lo spread è salito a 140 punti base dai 100 punti di qualche mese fa.

    A questo punto, quelli che hanno studiato economia ai meet-up del M5S, direbbero: “Che problema c’è? Basta uscire dall’euro e non onorare il debito, cioè non restituire i soldi avuti in prestito. Con i 70 miliardi l'anno di interessi che risparmiamo sul debito possiamo dare un "reddito di cittadinanza" a tutti quelli che ne hanno bisogno. Se poi servono altri soldi per pagare pensioni, stipendi o per la Sanità, poiché nessuno ci presterebbe più neanche un dollaro o euro, basta stampare più moneta, lira o scudo che sia, è tutto torna a posto”.

    Semplice no? Evviva l’economia della carta! Andremo a fare benzina con il bagagliaio pieno di banconote. Che problema c’è?

    La tragedia non è tanto la vittoria del No al referendum ma il fatto che tanta gente in buona fede crede veramente a queste idiozie.

    Ma, a pensarci bene, le due cose sono strettamente collegate !!! Credere alle idiozie e votare No sono, rispettivamente, causa e effetto.

    Luigi Di Bianco

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