A Cava de’ Tirreni scatta la solidarietà per i terremotati. Spazio Pueblo la prima ad attivarsi. Il bilancio

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Subito dopo la forte scossa di terremoto del 24 agosto scorso che ha colpito il Centro Italia e distrutto una gran quantità di case, uccidendo 290 persone e lasciando centinaia di famiglie senza alcun bene, è scattata in tutta Italia la gara di solidarietà per inviare beni di prima necessità. L’esperienza delle precedenti emergenze, che purtroppo accadono spesso nel nostro Paese, ha indotto la Protezione Civile a un appello a non inviare aiuti isolati e a non intralciare la macchina dei soccorsi.

Spazio Pueblo presente a Cava de’ Tirreni già da alcuni anni, gruppo di attivisti composto da giovani universitari, ha organizzato un tam-tam sui social e sulle chat dei cellulari per invitare la popolazione Cavese a portare generi alimentari e altri beni da inviare nelle zone colpite. Nel frattempo i responsabili si sono messi in contatto con realtà del posto, consapevoli che quanto raccolto doveva essere consegnato ad associazioni serie e che avessero strutture per poter accogliere i pacchi.

Il popolo Cavese, memore del sisma del novembre 1980 che ha inferto tante ferite nelle nostre zone, ha risposto con generosità affluendo costantemente al punto di raccolta e portando anche vestiti che non erano previsti tra i beni richiesti. Lo slancio di generosità ha colto alla sprovvista gli stessi organizzatori che hanno lavorato fino alle tre di notte per imballare i beni per evitare che i cibi potessero essere contaminati e per poi facilitare una più rapida distribuzione. Quando l’associazione Brigate di Solidarietà Attiva – Centro Italia ha comunicato la disponibilità dei magazzini a Offida (AP) per poter depositare i beni, Spazio Pueblo è partito il pomeriggio del 25 agosto grazie alla ditta Ciro Lodato Traslochi che ha fornito un camion di grandi dimensioni per poter contenere quanto raccolto. I responsabili di Spazio Pueblo hanno seguito da vicino le fasi di consegna e lo stoccaggio dei pacchi.

Tutto ciò è stato fatto in stretto coordinamento con la Protezione Civile, il personale specializzato nei soccorsi e la Prefettura. Infatti, è stato ribadito di non mettersi in viaggio autonomamente perchè si rischierebbe di essere bloccati.

Attualmente per quanto riguarda Spazio Pueblo la raccolta dei bene è stata sospesa, proprio per evitare che ci sia un accumulo di beni ora per poi mancare successivamente, come ha ribadito un responsabile della Protezione Civile intervistato ieri da RAINEWS.

Sono stati imballati e consegnati ben 387 pacchi di cui 157 contenenti pacchi di pasta, pan carrè, latte, latte di soia, salatini, cibo per bambini, omogeneizzati, cibo senza glutine, merendine, caramelle, succhi di frutta, caffè, tonno, zucchero, farina, sale, olio, croccantini per animali, fette biscottate, marmellata, confezioni d'acqua;133 contenenti confezioni e pacchi di pelati, pomodori, legumi, cibo a lunga conservazione e 97 contenenti pacchi di prodotti igienici, carta igienica, fazzoletti e tovaglioli, posate di plastica, assorbenti, spazzolini e dentifricio, ovatta, pannolini, sapone, shampoo, bagnoschiuma e diverse coperte di lana. La cui distribuzione sul territorio è già iniziata.

I magazzini non hanno accettato le buste di vestiti, che i ragazzi di Spazio Pueblo hanno successivamente consegnato a Casa Nazareth, struttura Cavese che da anni opera sul territorio ospitando persone in difficoltà.

All’associazione sono stati donati, inoltre, 125 euro usati per benzina e pedaggio autostradale per il viaggio nelle Marche.

Spazio Pueblo ringrazia coloro che si sono attivati per far arrivare  la solidarietà alle terre del Centro Italia in difficoltà; le decine di ragazzi e ragazze che hanno aiutato a chiudere i pacchi, a caricare e scaricare i camion, Ciro Lodato Traslochi per il camion messo a disposizione e Conserve Pancrazio per le confezioni di alimenti donate.

“La mobilitazione cittadina a Cava de' Tirreni ha dimostrato ancora una volta che la nostra città ha un grande cuore ed è sensibile al valore della solidarietà. – Conclude il comunicato – Saremo ancora in contatto con le zone colpite dal sisma e aggiorneremo tutti per eventuali aiuti anche quando si saranno spenti i riflettori”.

Magrina Di Mauro

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