Blitz antidroga fra Ravello e Agerola operazione “Isola felice” dei carabinieri. Sono 17 gli arresti I NOMI

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    AGGIORNAMENTI E PARTICOLARI SOTTO Blitz antidroga in Costiera amalfitana questa notte , sotto i riflettori Ravello e Agerola in particolare con  elicotteri  dalle 4 di notte  . L'operazione guidata dal Capitano Martina , denominata non a caso "Isola felice", che è quella che si riteneva essere la costiera amalfitana, porta a smantellare la rete di spaccio di droga nella Divina , con un'operazione senza precedenti in seguito ad una esecuzione di un provvedimento cautelare emesso dal GIP presso il Tribunale di Salerno su richiesta della locale DDA, nei confronti di «una associazione criminale ritenuta responsabile di traffico e spaccio di sostanze stupefacenti di diverso tipo sul territorio della Costiera Amalfitana» si legge da un comunicato flash . Sono quasi duecento pagine il provvedimento che ricostruisce indagini fatte da tempo, le direttrici della droga , come abbiamo scritto anche in passato, vengono sopratutto , come collegamento logistico,  da Castellammare di Stabia – Agerola,  ma , sul versante di Maiori, altro punto nevralgico, dall'Agro nocerino – sarnese. Dalle prime ore dell’alba – recita un comunicato dell' Arma -, i Carabinieri della Compagnia di Amalfi (SA) hanno in corso una vasta operazione di polizia giudiziaria, che interessa diversi Comuni della Costiera Amalfitana e quelli confinanti di Agerola e Pimonte (NA), in esecuzione di un provvedimento cautelare emesso dal GIP presso il Tribunale di Salerno su richiesta della locale DDA, nei confronti di una associazione criminale ritenuta responsabile di traffico e spaccio di sostanze stupefacenti di diverso tipo sul territorio della Costiera Amalfitana. L’indagine, condotta dall’Aliquota Operativa della Compagnia Carabinieri di Amalfi, ha permesso di disvelare la presenza di un sodalizio criminale organizzato che tramite una fitta rete di pusher distribuiva lo stupefacente, di cui si forniva in parte dai limitrofi Comuni partenopei, su tutto territorio Costiero.

    AGGIORNAMENTI 

    Sono 17 il numero degli arrestati della maxi operazione antidroga condotta dalle prime luci dell’alba dai Carabinieri di Amalfi . L'ultimo ad avere avuto il provvedimento è stato G.N. (classe ’80), noto pregiudicato ritenuto vicino al clan camorristico Afeltra /Di Martino, ancora attivo in quei contesti territoriali, nei quali conserva il dominio incontrastato nel commercio degli stupefacenti e presso cui confluiscono tutti i proventi dell’attività criminosa di cui era assiduo e fedele collaboratore M.L. anch’egli finito agli arresti. Dalle quattro di questa mattina sono stati notificati ben 14 avvisi di conclusione delle indagini nei confronti di ulteriori soggetti coinvolti nella vasta operazione. Le Ordinanze sono state emesse dal Giudice per le Indagini Preliminari presso il Tribunale di Salerno, al termine di una accurata attività investigativa condotta da personale del nucleo operativo e radiomobile della Compagnia di Amalfi, con la efficace collaborazione del personale dei comandi stazione dipendenti, sotto la direzione della Direzione Distrettuale Antimafia. L’indagine trae origine nel luglio 2013, da una serie di informazioni e notizie raccolte dai militari della compagnia e della stazione di Amalfi operanti sul territorio della Costiera Amalfitana, circa la sussistenza di un crescente traffico di sostanze stupefacenti, cui sono immediatamente seguiti una serie di servizi di osservazione e pedinamento finalizzati a comprovare lo stato del fenomeno. Le embrionali ipotesi investigative hanno prodotto un immediato riscontro con l’arresto di un ragazzo di Amalfi, di ritorno dalla provincia di Napoli, sorpreso a bordo dell’auto, in località Castiglione di Ravello, in possesso di 10 grammi di metanfetamine, sostanza stupefacente per la prima volta rinvenuta in territorio costiero. Da qui, nel prosieguo dell’attività d’indagine, gli investigatori hanno iniziato ad addentrarsi nel più ampio scenario criminale – mediante il supporto di attività d’intercettazione telefonica e di intervento diretto sul territorio – fino a scoprire l’esistenza di un’articolata associazione a delinquere dedita allo spaccio sistematico e continuativo di una molteplicità di sostanze stupefacenti di tipo diverso, sia leggere che pesanti (cocaina, hashish, marjuana, metanfetamine) in alcune delle più note località turistiche della costiera Amalfitana come Amalfi, Atrani, Ravello, Scala e Conca dei Marini. In particolare sono emerse le figure apicali dell’associazione sul versante Scala/Ravello ed in particolare B.M. poi deceduto nel novembre scorso e individuato dagli inquirenti quale capo-promotore. Tra gli organizzatori di questa articolata associazione a delinquere dedita allo spaccio sistematico e continuativo di una molteplicità di sostanze stupefacenti C.G. (classe ’90), D.P.R. (classe ’87) e A.A. (classe ’80). A questi, stando a quanto riferito in un dettagliato comunicato della Procura della Repubblica di Salerno a firma del Procuratore Corrado Lembo, cui si affiancavano una serie di partecipanti: A.L. (classe ’88), C.R. (classe ’86), C.S. (classe ’94), R.A. (classe ’90), S.R. (classe ’95), D.P.C. (classe ’91), F.C. (classe ’89), L.V. (classe ’93). Oltre al sodalizio indicato, in generale è comunque emersa sul territorio della Costiera l’esistenza di una pluralità di sottogruppi di soggetti dediti allo spaccio, ciascuno ruotante attorno ad una figura leader avente il precipuo compito di coagulare attorno a sé una pluralità di soggetti, uniti da stretti e duraturi legami, che erogavano anch’essi in modo costante lo stupefacente ai vari “pusher” e talvolta direttamente al consumatore ultimo. Tra questi, l’indagine ha consentito in particolare di individuare un ulteriore gruppo criminale e l’operatività di una seconda piazza di spaccio attiva sul versante Agerolese: gruppo estraneo al sodalizio criminoso operante sul versante amalfitano ma che forniva allo stesso un apporto necessario alla continuità operativa delle piazze di spaccio costiere, soprattutto nelle fasi di accertata carenza di sostanze stupefacenti. Anche in questo caso le captazioni telefoniche hanno rivelato in maniera obbiettiva una serie di episodi – tutti adeguatamente riscontrati – di cui è stato protagonista M.L. (classe ’70), anello di congiunzione per la distribuzione dello stupefacente fra l’area Agerolese e quella Costiera. «Rilevante, nelle dinamiche criminali di spaccio, è stata poi l’individuazione di una trama di “fiancheggiatori” dell’associazione che, attraverso plurime condotte di favoreggiamento ex art.378 c.p., fornivano un apporto necessario alla continuità operativa delle operazioni di spaccio nella zona costiera, comunicando tempestivamente agli interessati la presenza delle Forze dell’Ordine sul territorio al fine di evitare eventuali controlli» spiegano nel comunicato della Procura di Salerno. In conclusione, da luglio a novembre 2013, sono state ravvisate ipotesi di responsabilità penali in capo a 34 soggetti nei confronti dei quali sono stati contestati 290 episodi di spaccio di sostanza stupefacente e recuperati, attraverso le attività di riscontro espletate sul territorio, complessivi 357 grammi di sostanza stupefacente corrispondenti a circa 1400 dosi. Nel corso degli stessi riscontri sono state tratte in arresto, nella flagranza del reato di detenzione al fine di spaccio di sostanza stupefacente, 7 persone, per lo stesso delitto deferite in stato di libertà 2 persone e segnalate alla competente autorità amministrativa 6 persone. Inoltre in occasione di una perquisizione domiciliare finalizzata sempre al recupero di stupefacente, sono state recuperate e sequestrate nr. 282 bombe carta illegalmente detenute.

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