Regionali. Niente accordo tra amministrazioni per un solo candidato in penisola: 4 i sindaci potenziali candidati

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Vico Equense. Altro che candidato unico. Altro che accordi di ferro da stipulare in nome del territorio e con cui superare le logiche di appartenenza a partiti e coalizioni sovracomunali. Altro che manovre blindate per avere un rappresentante che sappia tutelare le esigenze della Terra delle Sirene, priva da anni di un parlamentare e che finora può solo contare su un consigliere regionale, Flora Beneduce, che potrebbe ricandidarsi con Forza Italia. Tra le amministrazioni della penisola sorrentina salta, forse definitivamente, l’intesa per trovare il nome giusto da piazzare in una lista in campo per le prossime elezioni Regionali e su cui far convergere voti e interessi. Ognuno farà di testa propria. Sullo sfondo della bagarre elettorale resta sempre il maxi progetto del Comune unico della penisola su cui, da tempo, è in prima linea il sindaco di Sant’Agnello, Piergiorgio Sagristani. Ma il passaggio cruciale del candidato unico da spedire in consiglio regionale fa flop. Il dato è ormai tratto. Ecco spiegato il motivo della corsa in avanti, indipendente, di Gennaro Cinque. Il primo cittadino di Vico Equense ha capito al volo che, al momento, non ci sono margini di manovra per lavorare a braccetto con le altre amministrazioni e sta riflettendo sull’ipotesi di gettarsi nella mischia. Cinque è storicamente un fedelissimo di Forza Italia, anche se all’orizzonte si profila la possibilità secondo cui il Nuovo Centro Destra possa offrirgli un posto in squadra. Di colore differente, ma sempre attuale, il progetto che vede tra i possibili candidati alle Regionali il sindaco di Piano di Sorrento, Giovanni Ruggiero. E’ al suo secondo mandato, tra un anno e mezzo dovrà sfilarsi la fascia tricolore e non è un mistero che i vertici napoletani del Partito democratico lo vedano di buon occhio. Potrebbe rappresentare il candidato capace di intercettare voti anche da chi non appartiene alla nomenclatura del Pd anche se con i dem della penisola non è che scorra buon sangue. Basti pensare che, appena un mese fa, l’ex sindaco di Sorrento Marco Fiorentino – che si candiderà alle comunali della prossima primavera contro il primo cittadino uscente Giuseppe Cuomo – disse senza mezzi termini che Ruggiero rappresenta eventualmente una risorsa per l’intero territorio che avrebbe dovuto ricevere il supporto bipartisan sul progetto politico per strappare un seggio in consiglio regionale. Ma proprio in quota Pd non va affatto escluso a priori Leone Gargiulo. Renziano di ferro, il sindaco di Massa Lubrense è alle battute finali del mandato bis. Non può ricandidarsi, anche se le voci di corridoio danno per certa una trattativa in stato avanzato per una candidatura a consigliere comunale con un ruolo di sponsor d’eccezione di un suo assessore in rampa di lancio per divenire sindaco del futuro (Liberato Staiano?). Gargiulo, anni fa, aveva una mezza promessa per una posto in lista – negli ambienti del centrodestra, ex Pdl su tutti – alle Politiche. Poi saltò il banco e non se ne fece nulla. Ora il suo nome è sull’agenda dei papabili candidati alle Regionali. A ciò va aggiunto Mariano Pontecorvo, ex assessore ai lavori pubblici al Comune di Sorrento e tra i più determinati alleati di Cuomo. Pubblicamente invitò le amministrazioni a mettere da parte gli “egoismi” e trovare sponde su un unico candidato. Tentativo per ora fallito. Sul suo conto aleggia un avvicinamento con Forza Italia che, per la città Metropolitana di Napoli, candidò il consigliere comunale Guglielmina Ciampa (oltre 600 preferenze), eletta con la minoranza ma vicina alla civica Il Ponte, lista guidata proprio da Pontecorvo. Sarà dunque una sorta di spezzatino, a meno di clamorosi ma altrettanto improbabili colpi di scena. (Josè Astarita – Metropolis)

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