Napoli. Assunzione maestre precarie. Le escluse ricorrono al Tar. In tutto 100 le posizioni a rischio

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Napoli. Uno tsunami di ricorsi sta per abbattersi sul comune di Napoli, grazie al bando che prevede la stabilizzazione delle maestre precarie. Ieri è stato depositato il ricorso al Tar Campania dall’avvocato che difende le precarie, l’ex vicesindaco e sindaco di Napoli, Riccardo Marone. Circa 60 le maestre che hanno firmato l’atto. Due i motivi che hanno portato le precarie ad impugnare il bando: il primo riguarda il conteggio degli anni nei requisiti; il secondo i profili richiesti. Un pasticcio che lascia fuori circa 100 precarie. «Dopo la pubblicazione ci si è resi conto che non si accontentavano né le maestre di prima fascia né quelle di seconda» spiega una precaria storica. Infatti per partecipare una maestra deve aver svolto 1095 giorni di insegnamento nello stesso profilo, nel quinquennio che va dal 2008 al 30 ottobre 2013, come insegnante della scuola dell’infanzia o come educatrice nei lidi. I due profili non sono cumulabili e di conseguenze parecchie della prima fascia saranno tagliate fuori. «Abbiamo dovuto saltare da un profilo ad un altro per esigenze del Comune e adesso ci tagliano fuori dal bando» tuonano le precarie, che oggi saranno presenti in commissione scuola, presieduta da Arnaldo Maurino, che si preannuncia infuocata. Secondo i numeri forniti dalla Cisl Fp sono 320 le precarie che lavorano per le scuole comunali da più di cinque anni, di cui «appena 60-70 – spiega Agostino Anselmi della Cisl fp – potrebbero accedere al concorso». Il sindacato «pur riconoscendo – come afferma Anselmi – gli sforzi dell'amministrazione per una soluzione alla questione» chiede «la stabilizzazione per tutte le precarie che hanno il requisito dei tre anni scolastici». Se da un lato la preoccupazione della Cisl fp è per le maestre precarie, dall'altro si teme che non si possano aprire le scuole nell'anno scolastico 2015/2016 «vista – spiega Anselmi – l'impossibilità da parte del Comune di affidare incarichi a precarie oltre il numero stabilito dalla delibera e i tempi lunghi per bandire ed espletare il concorso». Qualora l'amministrazione non faccia un passo indietro, il sindacato è pronto a depositare un ulteriore ricorso avvalendosi della sentenza della corte di giustizia europea di pochi giorni fa in cui si condanna l'Italia a procedere alle stabilizzazioni delle insegnanti o al risarcimento del danno. Intanto otto consigliere comunali, tra cui due di maggioranza, hanno scritto al sindaco chiedendo la sospensione immediata delle prove concorsuali che si stanno tenendo al polifunzionale di Soccavo, sulle quali il 18 dicembre è atteso il giudizio della Camera di consiglio del Tar. (Il Mattino)

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