Invitalia vende metà dell’approdo di Capri. Il sindaco di Anacapri: «Lo compriamo noi»

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Capri. Il Porto Turistico di Capri deve rimanere in mano agli isolani. È con questo scopo che il sindaco di Anacapri Franco Cerrotta martedì scorso ha inviato all’Agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo d’impresa, Invitalia Spa, a Roma formale richiesta per partecipare alla procedura per l’acquisto del 49% del capitale sociale del Porto Turistico di Capri Spa. In una nota il sindaco ha precisato che il Comune di Anacapri agisce in rappresentanza dell’interesse pubblico e possiede tutti i requisiti previsti dall’invito a manifestare interesse per la partecipazione alla procedura. Una procedura che Invitalia ha avviato il 12 novembre scorso, quando l’agenzia nazionale ha comunicato, attraverso i canali web e su pagine di giornali, di voler liberarsi delle quote in suo possesso e individuare soggetti interessati all’acquisizione di asset della portualità turistica, da essa detenuti. Si tratta in due casi, come quello di Marina di Portisco Spa e di Trieste Navigando Srl, del 100% del pacchetto azionario, del 51% di Porto delle Grazie Srl in Calabria, del 20% di Marina di Arechi spa a Salerno e del 49% del pacchetto azionario che detiene nel Porto Turistico di Capri, lo scalo marittimo dei Vip, il cui 51% è di proprietà del Comune di Capri. Il capitale sociale del Porto Turistico di Capri ammonta a un milione di euro e Invitalia, con l’avvio della procedura, cerca di disfarsi del suo 49%. Una iniziativa che ha fatto sobbalzare gli amministratori locali, anche perché lo scalo marittimo di lusso, come già ebbe a dichiarare il sindaco di Capri Gianni De Martino, è stato costruito interamente con risorse del Comune di Capri, versate dai suoi cittadini, ed è una struttura strategica per lo sviluppo economico isolano. La gestione del Porto Turistico dopo la sua costruzione è sempre stata affidata a partecipazioni pubbliche, dall’Insud a Sviluppo Italia e ultima Invitalia, che hanno sempre posseduto il 49% del pacchetto azionario. Con la messa in vendita delle quote, quindi, la novità di ieri è quella che arriva dal Comune di Anacapri. Il sindaco Franco Cerrotta, nei termini previsti, alla vigilia della scadenza fissata dall’Invitalia per il 15 dicembre, ha avanzato l’interesse del suo Comune. Un’operazione che consentirebbe ad Anacapri di entrare nell’assetto societario della gestione come partner del Comune di Capri che detiene le quote di maggioranza. Il primo cittadino di Anacapri Franco Cerrotta ha comunicato di essere deciso a portare avanti la sua richiesta che consentirebbe una gestione interamente in mano a soggetti pubblici isolani, evitando mire speculative su quella che è una sicura fonte di entrate. Sull’iniziativa di Anacapri è intervenuto anche l’assessore al Turismo Massimo Coppola che sulla linea intrapresa dal sindaco ha dichiarato che «l’operazione rappresenterà un grande risultato per l’isola intera, perché potremmo offrire servizi adeguati e in linea alla grande tradizione di ospitalità che da sempre caratterizza l’isola di Capri, e infine operare in sinergia con l’altro comune sarebbe un grande passo avanti per l’intera comunità». (Anna Maria Boniello)

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