Conca dei Marini , benedetto il presepe subacqueo della Grotta dello Smeraldo

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    Compie quarantasette anni ed è una delle attrazioni folkloristiche e religiose più suggestive della Costiera amalfitana . E’ il presepe sott’acqua che si trova nella Grotta dello smeraldo, a metà strada tra Amalfi e Conca dei Marini, una cavità scoperta 81 anni fa, precisamente nel 1932, quasi per caso, da un pescatore locale. E da quasi mezzo secolo il “tempio” naturale, disegnato da spettacolari stalattiti e stalagmiti alte più di dieci metri, dove la luce regala al mare sfumature intense, custodisce anche un altro tesoro: il presepe sottomarino. Insomma una perla incastonata in quello scrigno di bellezza che è la Grotta dello smeraldo, che deve il suo nome alla particolare colorazione assunta dall’acqua, che riflette la luce che filtra dalle rocce di quel tratto di Costa d’Amalfi, creando effetti cromatici bellissimi. E una delle attrazioni, in tutti i mesi dell’anno, è proprio quella natività adagiata a quattro metri di profondità, che fu ideata e realizzata nel 1956, per la prima volta, in ceramica vietrese dipinta a mano. Un restyling o, meglio, un cambio delle statuine, avvenne nel 1992, allorquando, grazie alla nuova tecnologia, fu possibile posizionare pastori in vetroresina, più resistenti agli agenti atmosferici e alla corrosione della salsedine. Anche le nuove statue, però, devono essere periodicamente curate e, alla loro manutenzione e pulizia, per evitare la formazione di alghe e mucillagine, ci pensano i sub salernitani. Subacquei del capoluogo di provincia che provvedono pure a mettere in scena una delle più belle e suggestive manifestazioni del Natale sulla Divina: il rito della benedizione del “Bambino” e della tradizionale processione subacquea. Una cerimonia che si è svolta ieri  pomeriggio, alle 15,  officiata dall’arcivescovo Soricelli. Gaetano de Stefano

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