ABISSO GENERAZIONALE

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    Gentile Direttore,
    intanto grazie per quello che fate, leggo con piacere il Vostro quotidiano.
    Ho ascoltato questa breve storia che Vi mando e mi sembra tipica dei nostri tempi, mi piacerebbe che venisse pubblicata (naturalmente ho cambiato i nomi).
    Federico Pagnotti – Sorrento

    Nonna Assuntina è stanca, a volte si sente più giovane dei suoi settanta anni, a volte invece sente un peso centenario e lo sa che non è un fatto solo fisico….è la testa.
    Gloria, la figlia trentaseienne è appena passata, di corsa come sempre la mattina, ha lasciato il piccolo Riccardo ed è scappata al lavoro.
    Assuntina guarda il bambino che allunga la manina verso di lei, viene presa da un moto di commozione: Riccardo la conquista sempre con un piccolo gesto e lei si scioglie.
    “Non ha fatto la cacca” – ha semplicemente sentenziato Gloria prima di andarsene.
    Allora la brava nonna prende il piccolo, gli abbassa i pantaloncini e lo mette sul vasino.
    Passano i minuti e non c’è verso di espletare la funzione, il piccolo agita le manine come se volesse qualcosa. Ci riproviamo più tardi, decide Assuntina, e va in cucina a preparare il frullato di frutta per la colazione.
    Dopo che Riccardo ha mangiato, lo rimette sul vasino, ma appena seduto il piccolo allunga le mani stizzito, vuole qualcosa, ma cosa? Assuntina gli prende le manine fra le sue e glie le bacia, lui si stizzisce ancora di più. La povera nonnina è disperata, non sa cosa fare e allora telefona a Gloria, ma il cellulare è staccato. Allora chiama Ernesto, il padre del bambino, che le risponde nervoso: “Ma come, hai messo il bambino sul vaso senza dargli il tablet, non lo sai che se non si concentra con le sue app non la fa?”
    “Che…che cos’è questo tallet?” – chiede Assuntina agitata – “Gloria non mi ha detto di dargli questa medicina, e poi non si danno i purganti ai bimbi così piccoli”
    “Ma quale tallet e quale medicina” – risponde Ernesto spazientito – si chiama tablet ed è un pc slade per interfacciarsi con i suoi plays”
    Assuntina resta in silenzio inebetita, non ha capito un’acca di tutto questo discorso: ma cosa daranno mai a quest’anima di Dio per fargli fare la cacca? (Utente dal Web)

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