Sorrento. Inquinamento marino e vicenda Corriere del mezzogiorno. Intervento su fb di Marco Fiorentino.

Sulla vicenda del Corriere del Mezzogiorno, denunciato da Marco Fiorentino per diffamazione perché aveva parlato di mare inquinato, si è sviluppato un dibattito. Fiorentino ha perso la causa contro il giornalisa Luca Abate e il consigliere PD Alessandro Schisano ha pubblicato gli atti amministrativi per cui vi è anche condanna alle spese. 

Qui di seguito il commento di Salvatore Caccaviello e l'intervento di Marco Fiorentino 

Innumerevoli sono stati i commenti, dopo l’intervento del candidato sindaco Marco Fiorentino, circa  la problematica  dell’inquinamento del nostro mare e di come adoperarsi per risolverla. In molti hanno voluto scavare nel passato  rinfacciando all’ex sindaco la vicenda relativa alla denuncia al Corriere del mezzogiorno . Sebbene si sia fatta attendere, è arrivata su fb la dettagliata risposta di Marco Fiorentino ai vari quesiti posti nonché la sua versione circa la recente sentenza. Dimostrando ancora una volta, a differenza di altri, di non tirarsi  indietro dinanzi agli interrogativi ed alle critiche  dei cittadini da qualunque parte politica esse provengano.(s.c.)

Da facebook

Sul problema MARE a Sorrento e in Penisola Sorrentina si sta discutendo da parte di qualcuno in modo strumentale e provocatorio su questo spazio pensato per favorire il confronto delle idee piuttosto che il pettegolezzo. Per quanto riguarda la causa perduta dal Comune di Sorrento nei confronti del giornale "Corriere del Mezzogiorno" a seguito di una mia querela, quand'ero sindaco, per un articolo che parlava di "mare inquinato a Sorrento" e che, ad avviso mio e della Giunta, ledeva l'immagine della nostra città, si travisa la realtà.
La sentenza che è stata richiamata non ha infatti sancito la condanna del Comune o mia per aver commesso un reato, un abuso o un'omissione. Il Giudice non ha ravvisato nella querela di parte gli estremi per procedere nei confronti del giornale e dell'autore dell'articolo: pertanto ha sentenziato di non procedere e ha condannato il Comune al pagamento delle spese.
Tutto qui, niente di più com'è possibile verificare dalla lettura degli atti processuali e di quelli del comune pubblicati.
Parlare di "mare inquinato" in assenza di dati ufficiali da parte dell'Ente  preposto, cioè l'Arpac, è improprio. Altra cosa è scrivere "mare sporco". C'è una sostanziale differenza, o no? Se dalle analisi fosse emerso che il mare era inquinato, non avrei esitato un istante ad adottare i provvedimenti consequenziali nell'interesse dei cittadini.
Così non era e il giudice ha stabilito il non luogo a procedere nei confronti del giornalista e del giornale per l'articolo in questione, ma non ha pronunciato, come qualcuno vuol far credere, alcuna sentenza di condanna nei riguardi del Comune e del sottoscritto in particolare.
Non intendo sottrarmi ad alcun confronto e sono consapevole della partita che si è aperta con il mio annuncio di ricandidatura a sindaco, ma respingo fermamente al mittente le strumentalizzazioni di comodo e gli interventi di disturbo che dimostrano soltanto l'incapacità di discutere dei problemi, di proporre e anche di denunciare se occorre, ma nel modo appropriato e soprattutto senza manipolare i fatti e quindi la verità.
Per questo rivolgo l'invito a chi, iscrivendosi liberamente a questo Gruppo, è chiamato a rispettarne la finalità visto che da me è stato creato ed è moderato e non nego a nessuno di iscriversi e di partecipare correttamente al dibattito.
Ritengo però sia giusto attenersi allo spirito di cui vi ho parlato essendo disponibili altri spazi, altri gruppi e altri contesti per chi vuole inveire, accusare, aggredire, intimidire od offendere e denigrare.
Come avete potuto constatare i miei interventi non sono frequenti proprio perché ho inteso privilegiare la fase di ascolto e quello della proposta.
Al momento opportuno saprò rispondere a tutti su tutto e chi mi conosce sa bene che non mi sottrarrò ad alcun confronto.
Quando si assumono certe decisioni si mette anche in conto tutto quello che ne può scaturire e so bene con che cosa e con chi devo e su che cosa dovrò confrontarmi. Ci si candida per questo, perché se le cose andassero nel verso giusto per tutti e si facessero gli interessi di tutti non nascerebbe questo bisogno!
Mi auguro che comprendiate bene il senso di questo intervento perché ci sono temi importanti e questioni di cui parlare e che ho ben presenti: certamente non saranno accantonati solo perché qualcuno si diletta ad accendere il fuoco, a polemizzare o a dire il falso.
Il problema, piuttosto, è di chi non si è ancora reso conto che sta cambiando qualcosa e forse anche di più, altrimenti che senso avrebbe percorrere questa strada? Buon dibattito!  –
26 settembre 2014