L´onore redditizio

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    L’Onore redditizio

     

    Giovanni Paolo II  ad un certo punto del suo discorso di proclamazione di S. Tommaso Moro a patrono dei governanti e dei politici così si pronunciò a proposito di questo  grande avvocato e umanista cristiano del1500 ,morto martire in difesa della libertà di coscienza:

    “Quest’armonia fra il naturale e il soprannaturale costituisce forse l’elemento che più di ogni altro definisce la personalità del grande Statista inglese: egli visse la sua intensa vita pubblica con umiltà semplice, contrassegnata dal celebre “buon umore”, anche nell’imminenza della morte. Questo il traguardo a cui lo portò la sua passione per la verità. L’uomo non si può separare da Dio, né la politica dalla morale: ecco la luce che ne illuminò la coscienza. Come ho già avuto occasione di dire, “l’uomo è creatura di Dio, e per questo i diritti dell’uomo hanno in Dio la loro origine, riposano nel disegno della creazione e rientrano nel piano della redenzione. Si potrebbe quasi dire, con espressione audace, che i diritti dell’uomo sono anche i diritti di Dio” (Discorso, 7.4.1998).”

    Sir Thomas More infatti morì non per non volere riconoscere Enrico VIII come capo supremo della Chiesa inglese, ma prima di tutto perché non potè andare contro la propria coscienza; e se questo voleva dire  non accettare Enrico VIII come Capo supremo della Chiesa, non importa, lui  arrivò fino alla morte col suo no deciso e convinto, tentato fino alla  fine da chi voleva farlo ritrattare.. «Prima di tutto Dio deve essere servito» disse prima di morire Tommaso Moro, lo stesso uomo che   una  volta aveva anche detto :”se l’onore fosse redditizio, tutti sarebbero onorevoli”!!!Parole che suonano profetiche alle mie orecchie, alle soglie delle votazioni politiche del 24 febbraio , che si svolgeranno proprio in piena quaresima, in un periodo  cioè che dovrebbe ricordarci di fare cenere sulle nostre debolezze, le nostre miserie , i nostri continui tradimenti alla libertà e all’onore  , mentre invece ancora  in molti c’è  troppo evidente il trionfo della menzogna e dell’onore redditizio! Quanti onorevoli nel nostro povero e martoriato paese …

    Anche la Chiesa è sofferente , lo dimostra la rinuncia di Papa Benedetto XVI al suo mandato pontificale, un no forte e umile allo stesso tempo pronunciato  da un uomo di fede  , da un grande teologo ,il quale  ha vissuto interamente  il primato di Dio nella sua vita , Dio sopra tutto ,e lo ha pronunciato quel no , secondo me, proprio nel  tentativo eroico di mantenere “ quell’armonia fra il naturale e il soprannaturale “parafrasando le  sopra citate parole di Giovanni Paolo II.

     Io credo che una tale decisione ,al di là del comprensibile smarrimento e dei contrastanti punti di vista che ha suscitato ,dovrebbe indurre tutti credenti e non ad una profonda riflessione, ad un esame di coscienza nel tentativo di abituarci a cercare più nell’intimo di noi stessi che nelle voci del mondo,  una maggiore chiarezza sulle decisioni da prendere.”Voi chi dite che io sia?”ci chiede Gesù nel vangelo di Matteo ( 16,15).Ed io  mi interrogo con voi :E’ solo un punto di riferimento nelle mie  difficoltà ,una provocazione nei miei tanti dubbi , una sbiadita memoria infantile o piuttosto l’Uomo della mia Resurrezione già qui sulla terra? E di quale terra sto parlando? Innanzitutto di  quella del mio cuore e mi viene in mente che gli asceti del deserto usavano a questo proposito, l’immagine della frantumazione del cuore , del cuore fatto in mille pezzi da poter dare agli altri, fra l’inevitabile ostilità e incomprensione del mondo. La si deve  subire se si vuole che qualcosa cambi come spiegava S. Paolo nella lettera ai Romani” Non vogliate conformarvi alla mentalità di  questo secolo , ma trasformatevi rinnovando al vostra mente ”.( Rom.12,2) E aggiungo per finire in gloria anche  S..Agostino”Noi siamo i tempi, operiamo il bene e i tempi saranno migliori

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    Trudy Borriello 

     

     

     

     

     

     

     

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