Vico Equense a Moiano spettacolo "Buttiamo il tocco"

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Vico Equense attesa a Moiano, principale frazione delle colline della penisola sorrentina, da Sorrento e dintorni, per lo spettacolo “Buttiamo il tocco” 

Gli appuntamenti, previsti per il 25 ed il 30 dicembre p.v. ed il primo e il 6 gennaio 2013, avranno luogo alle 19.30 nel Salone Parrocchiale del Casale aequano.

Il titolo “Buttiamo il tocco” è già di per sé indicativo della trama fitta di equivoci e imbrogli che sarà inscenata dai seguenti attori:

– Salvatore (soldato napoletano): Giuseppe Buonocore;

– Jean Andrè (soldato francese): Alessandro Amalfitano;

– Arthur Redwell ( capitano inglese): Giuseppe Maresca;

– Timoteo (interprete): Raffaele Cannavale;

– Max (pacifista): Cosimo Di Martino;

– Noemi ( fidanzata di Salvatore): Enza Di Paola;

– Mario ( fratello di Noemi): Antonino Cannavale.

La commedia, di matrice napoletana, è ambientata in un campo di prima accoglienza per i profughi.

Il protagonista, un soldato napoletano di nome Salvatore, viene scelto nell’ambito di una missione di pace per effettuare poi una missione di salvataggio: salvare Majena, una donna indigena del luogo in pericolo.

Majena, infatti, aspetta un figlio da un soldato che è sparito dopo averla messa incinta e, per tale motivo, rischia la morte giacchè non sposata.

E’ così che Salvatore decide di maritarsi con lei per salvarla ma, colpo di scena, arriva al campo la sua reale fidanzata…

La storia prosegue tra mutamenti improvvisi e sorrisi, calando un velo di ironia su argomenti scottanti come tipico della cultura napoletana, capace di sorridere pur nelle disgrazie.

Ma è poi questa stessa ironia a stimolare la cruda riflessione su tematiche importanti quali quelli trattate, pur sfociando talvolta in parodia, tra azioni eroiche volutamente esagerate, sogni, imbrogli e delusioni.

E’ appunto la duplice chiave di visione a donare al tutto una sapiente ed ironica atmosfera, tenendo sempre attiva l’attenzione dello spettatore e stimolando in lui la riflessione, inculcandogli con ironia temi di alta drammaticità.

Francesca Martire

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