STATUA ROMANA, IL PALESTRITA, IN BELLA MOSTRA AL MUSEO ARCHEOLOGICO. di lucioesposito

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DAGLI AGONI ELLENICI ALLE OLIMPIADI DI LONDRA . MOSTRA TEMPORANEA AL MANN
IL PUGILE TROVATO A SORRENTO SOTTO LE INA CASE DI PARSANO.
In questa statua è raffigurato un giovane atleta nudo, stante sulla gamba destra, con la sinistra leggermente flessa e scostata di lato, nell’atto di volgere la testa, piegata in avanti, leggermente verso destra. Il volto è ovale e allungato, la capigliatura è resa a riccioli fermati da una corona d’ulivo. L’avambraccio destro è ricoperto dal caestus, quello sinistro è spezzato all’altezza del gomito. Accanto alla gamba destra, è collocata, a mò di sostegno, un’erma ammantata di Eracle barbato. L’iscrizione posta sulla fronte della base si riferisce all’autore dell’opera, Koblanos della scuola di Afrodisia: si tratta, dunque, di una copia liberamente tratta da un tipo statuario di cerchia policletea noto da altre repliche di età imperiale, che l’autore ha, in parte, modificato con caratteristiche tipiche della cultura figurativa classicheggiante romana della prima metà del I sec. d.C. Se la corona d’ulivo selvatico, collocata sul capo dell’atleta allude ad una sua qualche vittoria, probabilmente di tipo olimpico, la presenza dell’erma di Eracle indica chiaramente l’ambiente del ginnasio, di cui l’eroe è protettore e in cui è abitualmente impiegata come ornamento, in particolare della palestra, dove, appunto, l’opera fu rinvenuta

 

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