Momento poetico amalfitano, La voce del silenzio di Michele Pappacoda

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    Ho ascoltato la voce del silenzio
    e mi ha messo tra le mani giocattoli muti.
    Ho provato a raccogliere l’innocenza
    di un’altalena mossa da una spinta.
    Ma il vento mi ha portato lontano dai dolori,
    dove il dondolìo di una bambina
    asciugava le lacrime al sole.
    Le ho sussurrato fiabe incise
    dalla lingua dell’amore,
    ma non ho trovato le parole
    per far mio quell’incanto.
    I suoi sospiri gementi
    cadevano sempre negli assoli di pianto.
    Piccole labbra poi han baciato il mio corpo
    quando è caduta sbucciandosi un ginocchio.
    E il mio petto batteva forte
    nell’asciugar quelle lacrime che rigavano storte.
    Allora il silenzio ha parlato in quel gioco innocente,
    e in un confetto addolcito, quella bambola muta…
    gemme preziose nelle mani mi ha dato.

    Michele Pappacoda

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