Ravello Il Comune rivendica centralità. Dichiarazione della Fondazione "Nessun socio ha una posizione centrale"

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Ravello, Costiera amalfitana. Riceviamo e pubblichiamo. 

Recentemente e in più occasioni il Sindaco ha rivendicato la centralità del Comune all’interno della Fondazione in base a non precisate ragioni. I consiglieri discutono ampiamente il problema ricordando che: 1) sia l’Atto Costitutivo che lo Statuto affermano che la Fondazione è persona giuridica di diritto privato “senza fine di lucro” ed è dotata di autonomia statutaria e gestionale”; 2) lo statuto prevede dettagliatamente i compiti della Fondazione; stabilisce l’assetto del potere decisionale; fissa il numero di consiglieri di ciascun consiglio; calibra attentamente le modalità della loro designazione e nomina; sancisce che in ciascun consiglio ogni singolo consigliere esprime un voto.

In base a queste premesse, i consiglieri ribadiscono che la Fondazione è un soggetto autonomo, di diritto privato, che progetta e realizza azioni coerenti coi suoi scopi statutari, sotto l’esclusiva direzione dei suoi organi ufficiali. Per nessun socio è prevista una “posizione centrale”. Ciascun socio, creando la Fondazione, le ha delegato il raggiungimento degli scopi previsti dallo Statuto e si è impegnato a non perseguirli singolarmente. Ravello è il primo destinatario dei benefici socio economici procurati dalla Fondazione, fruisce dello straordinario apporto di idee e di risorse fornito dagli altri soci. Inoltre l’amministrazione designa tre componenti del consiglio di Indirizzo, mentre la Provincia e la Fondazione Monte Paschi ne designano solo due.

Ruolo del Presidente

Recentemente il Sindaco Imperato ha dichiarato che il presidente della Fondazione sarebbe “ingombrante”. I consiglieri presenti ribadiscono i contenuti dell’articolo 3 dello Statuto, in base al quale:

“Il Presidente ha la rappresentanza legale della Fondazione; convoca il Consiglio Generale di indirizzo, dirigendone i lavori senza diritto di voto; convoca il Consiglio di Amministrazione, fissando l’ordine del giorno delle riunioni; presiede le riunioni del Consiglio di amministrazione, dirigendone i lavori; sovrintende all’attuazione degli indirizzi determinati dal Consiglio di amministrazione; provvede previo parere del Consiglio di Amministrazione, alla nomina e alla revoca del Segretario generale. Pertanto, i consiglieri presenti esprimono al Presidente piena approvazione per i contenuti e i modi del suo operato, dal momento che tutte le azioni da lui intrapese corrispondono alla lettera dello Statuto e alla sua salvaguardia.

Gestione dell’Auditorium

Creando la Fondazione, i Soci Fondatori, tra cui il Comune di Ravello, hanno inteso dare vita a un soggetto di diritto privato dotato delle competenze e delle risorse per “promuovere e coordinare iniziative culturali, scientifiche ed artistiche che facciano dei siti siti di Ravello la sede di manifestazioni di prestigio nazionale ed internazionale”. In otto anni la Fondazione ha dimostrato di saper realizzare in modo eccelente questo obiettivo. Dunque è del tutto incomprensibile il motivo per cui il Comune cerca ogni altra soluzione (una seconda fondazione, una società in house, una gara internazionale, ecc) pur di non conferire la gestione dell’Auditorium. I consiglieri presenti auspicano, dunque, che il Consiglio comunale discuta e approvi quanto prima il Comodato firmato il 2 ottobre 2009 dal Sindaco e dal Presidente, con gli eventuali ritocchi in seguito ritenuti opportuni e che il Presidente è delegato ad approvare.

Inserito da Valeria Civale

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